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APe Social e Quota 41: domanda e decorrenza pensione

di Barbara Weisz

24 Dicembre 2020 11:39

Una volta certificato il diritto ad APe Social o Pensione Precoci, scatta la decorrenza pensione in base alla data di domanda inviata, anche se precedente.

Se un lavoratore presenta per due volte la richiesta di certificazione del diritto all’APe Social oppure alla Pensione Precoci (Quota 41) e la prima viene rigettata mentre la seconda accolta, resta comunque valida la prima eventuale domanda di prestazione presentata contestualmente con la richiesta di certificazione poi respinta.

Esempio: domanda di accesso alla prestazione presentata contestualmente alla domanda di accesso all’APe. L’INPS non accoglie la richiesta di certificazione del diritto e il lavoratore la ripresenta, questa volta validamente, il 15 aprile. Resta valida la decorrenza pensione prevista dalla prima domanda di accesso alla prestazione. In pratica, una domanda di trattamento vero e proprio resta sempre valida e rappresenta il riferimento per la decorrenza del beneficio previdenziale (Messaggio INPS 4097/2019).

Il punto è il seguente: la domanda di APe Sociale o di pensione precoci con Quota 41, viene presentata in due tempi. Prima si chiede all’INPS la certificazione dl diritto e poi, in caso di accoglimento, si presenta la domanda definitiva. Le due domande (certificazione del diritto e richiesta trattamento) vengono lavorate in due momenti diversi. Ebbene, se il lavoratore nel frattempo presenta una seconda richiesta di certificazione del diritto che viene accolta, automaticamente rende valida la domanda di accesso alla prestazione che aveva già presentato.

La certificazione del diritto può infatti essere richiesta anche prima che vengano maturati tutti i requisiti (ad esempio, il requisito di età può mancare al momento della domanda di certificazione, purché si maturi entro l’anno). Se però si possiedono già i requisiti si possono inoltrare le due domande contestualmente. E’ questa la casistica a cui si riferisce il chiarimento.

La precisazione è rilevante perché la norma prevede che l’APe venga versato a partire dal primo mese successivo a quello di presentazione della domanda. Quindi, nell’esempio sopra indicato, nel momento in cui l’INPS certifica il diritto alla prestazione, ai fini della decorrenza resta valida la prima domanda di APe.

Si tratta quindi di una prassi che va incontro al lavoratore: se ha già tutti i requisiti nel momento di presentazione della prima domanda, l’istituto previdenziale riconosce il diritto alla prestazione con la decorrenza originaria. Naturalmente, nel momento di presentazione della prima domanda dovevano già essere stati maturati tutti i requisiti richiesti.