Scende per il terzo trimestre consecutivo il tasso interbancario applicato ad un mutuo a tasso fisso (-40 punti base nel trimestre). Questo continuo crollo degli indici IRS rende quello attuale il momento migliore per procedere alla surroga del mutuo. Gli italiani sembrano esserne ben consapevoli visto l’interesse riscontrato da parte di privati e famiglie con l’ultima edizione della Bussola Mutui, il bollettino trimestrale firmato CRIF e MutuiSupermarket.it.
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Bussola Mutui
Il canale online mette ben in evidenza le dinamiche di domanda relative ai mutui con finalità surroga, il cui peso passa dal 39% registrato nel secondo trimestre al 60% del totale richieste raccolte durante il terzo trimestre.
Per chi non ha già un mutuo, ma ne accende ora una uno, per finanziare l’acquisto di un immobile, ora sembra il momento ideale per stipulare un contratto a tasso fisso, mettendosi al riparo da futuri – anche se non immediati – rialzi dei tassi.
Anche gli spread applicati dalle banche ai mutui a tasso fisso sono attualmente tra i migliori, con una riduzione di circa 10 punti base sul periodo, mentre per i mutui a tasso variabile sono pressoché stabili.
Per una operazione di mutuo di 140.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 220.000 euro, i migliori spread per mutui a tasso fisso passano infatti da una media dello 0,5% sul secondo trimestre ad una media dello 0,4% sul terzo.
L’effetto combinato della diminuzione degli spread sui mutui a tasso fisso assieme alla riduzione degli indici IRS nel corso del trimestre fa salire, sul canale online, le preferenze della domanda verso il tasso fisso, portandole dal 72% del secondo trimestre all’83% del totale nel terzo trimestre.
Al di là della formula scelta per il finanziamento, privati e famiglie chiedono in media 133.315 euro, il valore più alto, in termini assoluti, fatto registrare negli ultimi 7 anni dopo il picco di giugno 2012, quando la media era di 133.760 euro.
Mercato immobiliare
Continua la ripresa delle compravendite immobiliari: nel secondo trimestre 2019 si è registrata una crescita del +3,9%, favorita anche da valori di mercato ancora estremamente attraenti, ma in rallentamento rispetto all’8,8%, registrato nel trimestre precedente.
L’andamento dei mutui residenziali non va però di pari passo e, per i trimestri precedenti, soffre una forte contrazione delle erogazioni di mutuo con finalità surroga. I dati di Banca d’Italia registrano inoltre una contrazione dei nuovi flussi di mutui erogati nel secondo trimestre 2019 pari a -14,5%, primo dato negativo dopo quattro trimestri di andamento positivo dei nuovi flussi di erogato.