I crediti deteriorati, o prestiti non performanti o, in inglese, non performing loans (NPL) sono crediti delle banche (mutui, finanziamenti, prestiti) che i debitori non riescono più a ripagare regolarmente o del tutto. In Italia gli NPL che gravano sui conti e sull’operatività delle banche italiane sono 250 miliardi, nella maggior parte dei casi si tratta di beni ipotecati, poi pignorati delle banche. Di questa parte, circa il 40% va all’asta, ma la procedura, come ben sappiamo, è piuttosto lunga: in media una banca impiega oltre 4 anni (50 mesi) per recuperare il 33% del valore, anticipando peraltro il 25% delle spese. In Italia tra l’altro ci sono oltre 250mila aste all’anno, ma solo il 28% viene aggiudicato e per ogni asta andata deserta l’immobile si deprezza del 25% tornando sul mercato dopo sei mesi.
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Il modello Reviva in cui vincono tutti
A spiegare questa situazione piuttosto complessa è Ivano De Natale, co fondatore insieme a Giulio Licenza, di Reviva, start up milanese nata con l’obiettivo di vivacizzare le aste immobiliari attraverso l’utilizzo dei big data.
Un mercato così ingessato non rappresenta un problema solo per le banche, ma anche per i contraenti del debito in capo ai quali rimane spesso il 66% del debito. Peraltro dopo aver perso l’unico bene a garanzia della passività.
In breve, l’idea è di aiutare chi sta cercando un immobile sul quale investire a superare la naturale diffidenza verso il meccanismo delle aste e, di conseguenza, le banche a disincagliare crediti pesanti per lo stato patrimoniale.
Dopo un percorso di analisi dei dati in un settore obiettivamente poco trasparente e non semplice da capire, i due imprenditori hanno deciso di lanciarsi in una sfida importate: aprire il mercato ai potenziali acquirenti facendo un lavoro di “formazione” sui prezzi, supportandoli nella comprensione del meccanismo che le regola e fornendo un quadro completo e chiaro dell’immobile sul mercato, e creare un nuovo modello di business per la gestione degli NPL.
Quando parliamo di vivacizzare un’asta, intendiamo portare quante più persone possibile a conoscenza delle diverse aste attive sul mercato e aiutarle a comprenderne il reale valore. Più persone partecipano, più salgono i prezzi: quindi è nell’interesse di tutti non far andare deserte le aste. Poi la cifra d’acquisto è sempre inferiore al reale valore di mercato, ma in questo modo si permette anche a chi ha subito il pignoramento di estinguere più rapidamente il proprio debito.
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Per gli acquirenti si tratta di risparmiare fino al 67%, effettuando un acquisto sicuro, il servizio consente di guadagnare anche se non ci si aggiudica l’asta, semplicemente partecipando perché si viene ricompensati da Reviva per aver contribuito a far crescere il prezzo. Sull’altro fronte i venditori, ovvero le banche, soddisfano il loro bisogno di vendere gli immobili in asta più velocemente possibile. Insomma un meccanismo di semplificazione delle dinamiche legate alle aste in cui sembrano vincere e guadagnare tutti.