La mancata concessione di credito alle imprese dipende spesso dall’assenza del Rating di Legalità tra i documenti presentati per l’istruttoria.
La certificazione gratuita, che ha valore biennale, consiste in un attestato contente un punteggio (da 1 a 3 stelle) attribuito dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato).
A cosa serve il Rating di Legalità
Le imprese che possono vantare il Rating di Legalità nelle gare di appalto godono di richieste di garanzie ridotte e punteggi aggiuntivi, per i finanziamenti pubblici ottengono importi maggiorati o preferenze in graduatoria, per i prestiti bancari fruiscono di tempistiche di istruttoria più rapide ed un migliore rating creditizio.
Si tratta dunque di un requisito ormai fondamentale per la concessione di finanziamenti pubblici (sebbene abbia valore premiale, comporta comunque una corsia preferenziale per bandi e appalti) ma anche di credito bancario.
=> Rating di legalità: vantaggi per le PMI
Senza contare il valore reputazionale che può fare la differenza nei confronti di clienti e partner commerciali. Anche in ottica ESG per le società quotate in cerca di investimenti, perchè valorizza la trasparenza di governance dell’azienda e la sua gestione d’impresa improntata all’etica e alla legalità.
Peraltro, un parametro conforme al nuovo art. 2086 del Codice Civile in tema di assetto organizzativo idoneo a prevenire crisi d’impresa.
Come si ottiene il Rating di Legalità
Il Rating è il punteggio attraverso il quale l’Antitrust definisce il rispetto da parte dell’impresa di una serie di requisiti di legalità e correttezza nella gestione del business. Per richiederlo sono previste condizioni minime (su sede operativa, fatturato, iscrizione Registro Imprese o REA) indicate nel Regolamento sul portale dell’AGCM.
Le imprese (sia in forma individuale che societaria) e gli enti che svolgono attività d’impresa – che intendono presentare domanda di attribuzione del Rating di Legalità hanno a disposizione la piattaforma WebRating.
Lo strumento è messo a disposizione dall’Autorità AGCM ed è pensato per rendere semplice sia la richiesta di rating sia la comunicazione di eventuali variazioni o la domanda di rinnovo (da sei mesi prima della scadenza).
L’impresa richiedente ottiene il punteggio base (una stella) se rispetta tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento, adottato con delibera n. 28361 del 28 luglio 2020. Il punteggio potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento: il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stella aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di tre stelle.
Come fare domanda su WebRating
Si accede dal sito dell’Antitrust, utilizzando le credenziali dell’impresa per effettuare l’accesso. Per l’utilizzo della piattaforma servono un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) ed un dispositivo di firma digitale del rappresentante legale. La piattaforma contiene i moduli che compongono la domanda, compilabili via web, da firmare digitalmente e trasmettere sempre attraverso la piattaforma.
Le domande incomplete, se l’impresa non dà seguito alla richiesta di integrazione dell’AGCM entro 30 giorni, si intendono respinte. Sono anche disponibili un manuale di istruzioni, il nuovo regolamento sul rating di legalità e una sezione dedicata alle FAQ (risposte alle domande più frequenti).
Webrating presenta diversi vantaggi: registrazione semplice, veloce ed intuitiva; possibilità di stampare una copia del modello prima di compilarlo; compilazione guidata, con la possibilità di salvare i dati e suddividere l’operazione in più momenti; adattamento automatico a natura giuridica e caratteristiche dell’impresa; segnalazione delle informazioni obbligatorie; invio diretto via web; domanda di rinnovo o comunicazione di variazioni rilevanti attraverso l’aggiornamento dei dati già immessi nel sistema.