Tratto dallo speciale:

ISA e Forfettari: proroga 2020 versamenti novembre

di Alessandra Gualtieri

15 Ottobre 2019 09:04

logo PMI+ logo PMI+
Differimento al 16 marzo 2020 del pagamento della rata del 16 novembre 2019: con la proroga per i contribuenti ISA e i Forfettari il Governo ottiene 3 miliardi di euro per finanziare la Legge di Bilancio.

In attesa del Consiglio dei Ministri  (in programma il 15 ottobre alle ore 21:00) per approvare il Documento Programmatico di Bilancio (con molti dettagli sulla Manovra 2020), la prima novità è che per la Legge di Bilancio ci sono altri 3 miliardi a disposizione, che il Governo stima di incassare attraverso una proroga al prossimo 16 marzo dei versamenti dovuti dai contribuenti ISA (indici sintetici di affidabilità fiscale) e dai Forfettari, previsti per  il 16 novembre 2019.

In una nota del MEF si segnala infatti che:

con il differimento previsto nel decreto legge fiscale in procinto di essere varato dal Consiglio dei ministri al 16 marzo 2020 del pagamento della rata del 16 novembre 2019, si prevedono maggiori entrate nel prossimo anno per circa 3 miliardi di euro.

 

=> Forfettari: contributi compensati con sostitutiva

Proroga versamenti novembre 2019

Il differimento riguarda le Partite IVA  in regime forfetario o i contribuenti ai quali si applicano gli ISA (persone fisiche,  soggetti collettivi, società di persone e di capitali che esercitano attività per le quali sono stati elaborati i nuovi Indici), a prescindere da motivi di esclusione o di inapplicabilità, i cui ricavi o compensi non superano le soglie di legge.

In particolare, riguarda coloro che hanno scelto di versare a rate il saldo 2018 e il primo acconto 2019. Nessuna proroga per chi ha scelto di pagare in un’unica soluzione.

=> Scadenze fiscali: la stangata di novembre

Nessuna proroga, invece, per quanto riguarda i pagamenti in scadenza il 2 dicembre 2019 (il 30 novembre cade di sabato). In pratica si pagherà il saldo 2019 prima dell’acconto (prorogato al 2020)!

Lo slittamento non riguarda neanche i soci di società di persone e di Srl in trasparenza, né i collaboratori di imprese familiari senza partita IVA, per i quali la scadenza è mensile.