Dai Commercialisti arriva un ritratto a tinte fosche dell’imprenditoria italiana, caratterizzata da sempre maggiori difficoltà nella riscossione dei pagamenti da parte delle aziende clienti e, in particolare, dalla Pubblica Amministrazione.
Una situazione che, secondo il 56,4% dei professionisti, è destinata a peggiorare ulteriormente, soprattutto nella gestione dei rapporti con il Fisco e con le banche.
Secondo il Barometro Censis-Commercialisti sull’andamento dell’economia italiana, realizzato in collaborazione con il CNDCEC coinvolgendo un campione di 4mila commercialisti, il 91% di questi, nell’ultimo anno, ha avuto clienti con difficoltà a riscuotere i crediti, con la conseguenza che l’88% ha pagato in ritardo i fornitori e il 58% non è riuscito a versare con regolarità gli stipendi.
=> Per i debiti della PA gli strumenti esistono
I ritardi nella riscossione dei crediti, inoltre, vedono la Pubblica Amministrazione tristemente protagonista: nell’ultimo anno, infatti, per il 60% dei commercialisti le aziende hanno dovuto gestire ritardi nei pagamenti da parte della PA. Per il 30,6% l’attesa si è allungata rispetto al 2018, mentre per il 53,5% è rimasta uguale.
Il risultato, in ogni caso, è che la PA si configura come un cattivo pagatore che aggrava i costi per le imprese.