Il mercato dei Temporary Manager in Italia coinvolge prevalentemente le PMI e, in misura minore le multinazionali attive sul territorio. Ma quali sono i trend attuali di questa professione? Quali le retribuzioni medie e le prospettive di crescita?
Ne hanno parlato nel corso di un recente incontro tenutosi ai vertici di Michael Page e Assimit (Associazione italiana manager per l’internazionalizzazione), chiarendo alcuni aspetti del mercato attuale del TM.
=> Temporary Export Manager per le PMI
Per quanto riguarda i dati demografici, l’Interim Manager ha un’età media compresa tra i 40 e i 56 anni, è prevalentemente di sesso maschile e vanta un contratto a tempo determinato nel 69% dei casi, lavorando con Partita IVA nel 19% dei casi e nel 12% con contratto di somministrazione.
A percepire retribuzioni maggiori sono i TM che lavorano per le multinazionali straniere, mentre nelle PMI l’iter di selezione è più breve ed è più ampio il margine delle trattative. Se il 33% dei TM opera nel settore finance, il 23% è attivo nel ramo sales e solo il 9% nel comparto digitale.
Osservando i dati sulle competenze, tra le skills individuate spiccano la visione d’insieme, la capacità di adattarsi ai cambiamenti, l’apertura mentale e il problem solving. Anche la flessibilità oraria e la solida partnership con l’Head hunter hanno il loro peso.