Il bando “#Conciliamo” promosso dal Dipartimento per le politiche della Famiglia ed originariamente previsto in scadenza il 15 ottobre, è stato sospeso fino al prossimo 15 dicembre, con l’obiettivo di verificare e integrare i requisiti richiesti così da non penalizzare le piccole e medie imprese.
L’obiettivo è di riuscire a pubblicare il bando aggiornato prevedendo la presentazione delle offerte entro il 2019. La sospensione, comunque, è stata disposta prima ancora che pervenissero le prime domande.
Il plafond stanziato è di 74 milioni di euro, destinati a finanziare nuovi progetti di conciliazione famiglia-lavoro che promuovano forme di welfare su misura per le famiglie di genitori che lavorano.
Il bando si propone di raggiungere alcuni specifici obiettivi, come l’incremento dell’occupazione femminile e il riequilibrio dei carichi di lavoro tra i due sessi, ma anche la crescita della natalità, il supporto alle famiglie con disabili, il supporto ai caregiver familiari ed il contrasto all’abbandono degli anziani, la tutela della salute.
Possono partecipare i progetti di welfare aziendale imprese, società cooperative e soggetti collettivi. E’ richiesto un contributo economico pari ad almeno il 20% di quanto richiesto oppure un contributo (sempre al 20%) in termini di risorse umane, beni e servizi offerti dai soggetti proponenti.
Le idee finanziabili in ambito conciliazione lavoro-famiglia sono davvero tante se si guarda al welfare aziendale: banca del tempo, smart working, part-time agevolato, permessi extra, incentivi economici per famiglie numerose e nuovi nati, rimborsi baby sitting o caregiver, corsi di aggiornamento post maternità/congedo familiare, nidi o dopo-scuola aziendali, aiuti economici per i tesati scolastici o per il trasporto pubblico, assegni familiari per famiglie con persone affette da gravi problemi di salute, assicurazioni o convenzioni medico-sanitarie, ticket restaurant aggiuntivi, buoni benzina e perfino micro-credito e garanzie per i mutui.
Per tenersi aggiornati sull’aggiornamento del bando, è consigliabile seguire la pagine dedicata al bando sul sito del Governo.