Al via l’incremento del contributo addizionale NASpI a valere sui rinnovi dei contratti di lavoro a termine, secondo quanto previsto dal Decreto n. 87/2018 (cd. Decreto Dignità), convertito con modificazioni dalla legge n. 96/2018, recante disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.
A fornire istruzioni ai datori di lavoro in merito alla gestione degli adempimenti informativi e dei correlati obblighi contributivi è l’INPS, con la circolare n. 121/2019. Tra le indicazioni dell’Istituto ci sono le modalità con cui il contributo dovuto, e quello arretrato maturati nei mesi precedenti, deve essere esposto nella denuncia contributiva UniEmens.
Aumento contributo NASpI
L’aumento del contributo addizionale NASpI è pari al +0,50% e va applicato in occasione di ciascun rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato.
Rinnovi e proroghe dei contratti in corso alla data di entrata in vigore del D.L. n. 87/2018 rimangono disciplinati dalle previgenti disposizioni del D.lgs n. 81/2015, in quanto la nuova disciplina introdotta dal D.L. n. 87/2018 trova applicazione solo dopo il 31 ottobre 2018.
=> Modifiche al Decreto Dignità per assunzioni a termine senza causale
Ad esempio, nel caso in cui un contratto a tempo determinato venga rinnovato per tre volte, il datore di lavoro interessato dovrà corrispondere il contributo addizionale secondo le seguenti misure:
- contratto originario: 1,4%;
- 1° rinnovo: 1.9% (1,4% + 0,5%);
- 2° rinnovo: 2.4% (1,9% + 0,5%);
- 3° rinnovo: 2,9% (2,4% + 0,5%).
Contratti esclusi dall’aumento
Restano esclusi i rinnovi contrattuali:
- relativi a contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni o sottoscritti dalle università private, incluse le filiazioni di università straniere, istituti pubblici di ricerca, società pubbliche che promuovono la ricerca e l’innovazione ovvero enti privati di ricerca e lavoratori chiamati a svolgere attività di insegnamento, di ricerca scientifica o tecnologica, di trasferimento di know-how, di supporto all’innovazione, di assistenza tecnica alla stessa o di coordinamento e direzione della stessa,
- i lavoratori domestici;
- i rapporti a tempo determinato degli operai agricoli;
- i lavoratori assunti con contratto a termine in sostituzione di lavoratori assenti;
- i lavoratori assunti a termine per lo svolgimento delle attività stagionali di cui al D.P.R. n. 1525/1963;
- gli apprendisti;
- i lavoratori dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.
=> Licenziamenti: il Ticket NASpI 2019
Flusso UniEmens
I datori di lavoro tenuti al versamento della maggiorazione del contributo addizionale NASpI, a decorrere dalla competenza settembre 2019, dovranno esporre nel flusso UniEmens, nella sezione<AltreADebito> di <DatiRetributivi> di <DenunciaIndividuale>, i lavoratori per i quali è dovuta la maggiorazione, valorizzando i seguenti elementi:
- nell’elemento <CausaleADebito> deve essere inserito uno dei seguenti valori: M701, M702, M703, M704, M7NN, a seconda che si tratti del primo, secondo, terzo, quarto o ennesimo rinnovo;
- nell’elemento <AltroImponibile> deve essere indicata la quota di imponibile soggetta a maggiorazione;
- nell’elemento <NumGG> o <NumOre> deve essere inserito il numero di giorni/ore a cui si riferisce la contribuzione dovuta, secondo la medesima logica di calcolo di <GiorniContributiti> e <OreContribuite>;
- nell’elemento <ImportoADebito> deve essere indicata la maggiorazione del contributo addizionale NASpI dovuta, calcolata secondo la seguente formula: numeroRinnovo*0,5%*<AltroImponibile> (dove numeroRinnovo=1 se CausaleADebito=M701, numeroRinnovo=2 se CausaleADebito=M702, ecc.).
Il lavoratore interessato dal rinnovo di un precedente contratto a tempo determinato dovrà essere indicato nel flusso UniEmens, nell’elemento <Assunzione>, con il codice tipo assunzione “1R” (avente il significato di “Assunzione effettuata a seguito di rinnovo di precedente rapporto a tempo determinato). Per i dipendenti non più in forza vanno valorizzati gli stessi elementi tranne le settimane, i giorni retribuiti e il calendario giornaliero.
Nel caso spetti la restituzione dell’aumento del contributo addizionale, il recupero dovrà essere effettuato, unitamente al recupero del contributo addizionale dell’1,40%, utilizzando il codice già in uso “L810” nell’elemento “CausaleAcredito” di “AltreACredito” di “DatiRetributivi” di Denuncia Individuale.