Si infittisce la polemica sull’efficacia degli ISA obbligatori dal 2019: ai Commercialisti si affiancano infatti i Consulenti del Lavoro e altre associazioni di professionisti. La richiesta è per tutti la stessa: rinviare l’applicazione obbligatoria dei nuovi indici di affidabilità fiscale, che prendono il posto degli studi di settore, almeno al prossimo periodo d’imposta.
Su questa base, ci sono poi una serie di ulteriori considerazioni presentate dalle varie organizzazioni dei professionisti.
I Consulenti del Lavoro ipotizzano due possibili soluzioni: rinvio di un anno oppure un utilizzo ai soli fini statistici e senza valenza tributaria per l’anno d’imposta 2018.
La richiesta è stata presentata nel corso del videoforum con l’Agenzia delle Entrate, motivata da «molteplici e gravi criticità riscontrate dai contribuenti e dagli intermediari abilitati nell’applicazione della nuova disciplina».
Il punto è che «lo scopo della legge 96/2017 era di semplificare la vita ai contribuenti, mentre al momento emergono complessità procedurali ed errori nelle dichiarazioni e nel sistema di calcolo, che non risultano essere stati risolti dalle ulteriori modifiche introdotte in corso d’opera. E che hanno determinato la proroga al prossimo 30 settembre del termine per effettuare i versamenti delle imposte dovute.
Molto simili, lo ricordiamo, le critiche dei Commercialisti (CNDCEC), che propone invece che gli ISA per il 2019 si possano applicare facoltativamente.
Si muovono anche altre associazioni dei commercialisti: AICDC (Associazione Italiana Dottori Commercialisti ) e UNGDCEC (Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili), chiedono le dimissioni dei Garanti del Contribuente, che hanno violato lo Statuto dei Diritti del contribuente in occasione dell’introduzione degli Indici sintetici di affidabilità fiscale.
Il problema è la risposta negativa del Ministero alla richiesta, avanzata nelle scorse settimane dai commercialisti, di rinviare l’obbligo di ISA. Il MEF ha ritenuto che la disapplicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo d’imposta 2018 priverebbe l’Agenzia delle Entrate di un efficace strumento ai fini dell’analisi di rischio di evasione fiscale. Una posizione che, secondo AICDC e UNGDCEC, in virtù nel mancato rispetto dello Statuto del contribuente, dovrebbe portare alle dimissioni dei garanti in tutta Italia, in segno di protesta.
Intanto, l’ultima variazione in ordine di tempo è arrivata con il decreto MEF del 9 agosto e con il rilascio da parte dell’Agenzia delle Entrate di nuove versioni del software Il tuo ISA.
È stata pubblicata anche la prima release del software di controllo degli ISA allegati ai modelli Redditi 2019, per verificare l’assenza di errori o anomalie che potrebbero impedire la trasmissione della dichiarazione.
Nel caso di dichiarazioni dei redditi prive degli allegati ISAbasta installare la «Procedura di controllo Dichiarazioni» senza scaricare il nuovo software.