Commercialisti: aggregarsi conviene

di Anna Fabi

2 Settembre 2019 09:09

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I vantaggi economici delle aggregazioni tra professionisti e quali sono le opportunità offerte dalla digitalizzazione per diventare più competitivi.

La professione di commercialista sta attraversando un momento di crisi che si caratterizza per un calo dei praticanti, degli abilitati e dei giovani iscritti all’albo. Tra le cause spiccano le complessità normative, l’aumento dei costi e delle responsabilità nonché la digitalizzazione dei processi amministrativi che rappresenta sia una risorsa sia un ulteriore costo per professionisti e imprese.

A sottolinearlo è il documento “Il processo di aggregazione e la digitalizzazione negli studi professionali” reso noto da Consiglio e Fondazione nazionali, report che fa emergere anche un dato importante per quanto riguarda le aggregazioni: chi esercita la professione in forma associata o societaria (totale o parziale), infatti, vanta un reddito triplo (125mila contro 49mila euro) rispetto a chi esercita in forma individuale, anche se ad aggregarsi è solo un commercialista su cinque.

Se da un lato i commercialisti tendono a svolgere un’attività individuale e autonoma, i vantaggi per chi sceglie di aggregarsi non mancano, soprattutto se si opta per uno dei nuovi modelli resi possibili dall’innovazione tecnologica e dalla digitalizzazione dell’attività professionale, capaci di far evolvere concretamente la professione, sfruttando l’integrazione con altri professionisti per rafforzare la propria presenza sul mercato.

Il processo di aggregazione con il supporto della digitalizzazione – spiega il Consigliere nazionale delegato all’Innovazione e organizzazione degli studi professionali, Maurizio Grosso – costituisce un passaggio quasi obbligato per gli studi professionali che vogliono prontamente rispondere al cambiamento.

Il cliente, sempre più esigente, richiede servizi sempre più specializzati e non sempre un singolo professionista è in grado di offrire risposte compiute e mirate.

L’aggregazione, prosegue Grosso, deve quindi essere intesa non più solo come una grande struttura all’interno della quale operano più professionisti, ma anche come la collaborazione tra singoli professionisti che da strutture separate dialogano attraverso le risorse digitali.

Si parta di aggregazione, inoltre, anche quando più professionisti condividono competenze e informazioni o sono impegnati in attività di networking.