La pausa estiva è ormai un ricordo per molti, anche per il Fisco, che dopo la tregua di ferragosto ha ripreso ad inviare le cartelle di pagamento. In particolare l’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta per consegnare 798.611 comunicazioni del Fisco, il cui invio era stato fermato dalla pausa ferragostana, durante la quale i contribuenti molto spesso non sono nelle proprie abitazioni principali. Nessuna sospensione invece per circa 25 mila cartelle a rischio prescrizione o che l’AER aveva ritenuto potessero causare danni immediati all’Erario.
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Cartelle esattoriali in arrivo
Per tutti gli altri contribuenti il rientro potrebbe essere alquanto spiacevole: in arrivo ci sono 492.885 atti tra cartelle e avvisi che arriveranno per posta ordinaria e 305.726 da notificare attraverso la PEC (Posta Elettronica Certificata). Il maggior numero di cartelle in arrivo riguarda i contribuenti della Regione Lombardia (160.462 atti tra cartelle e avvisi), seguita da Lazio (89.910), Toscana (79.322), Campania (77.658), Piemonte (64.774), Veneto (53.972), Puglia (52.752), Sardegna (33.498), Calabria (31.757), Abruzzo (24.694), Friuli Venezia Giulia (23.034), Umbria (19.870), Emilia Romagna (19.585), Liguria (17.223), Marche (15.504), Basilicata (14.490), Trentino Alto Adige (10.110), Molise (5.166) e Valle d’Aosta (4.830).
Avvisi bonari ancora in pausa
I potenziali destinatari degli avvisi Bonari da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione relativi a comunicazioni di irregolarità a seguito di controlli automatici effettuati dal Fisco sulle dichiarazioni dei redditi o IVA possono invece stare ancora tranquilli fino al 4 settembre, data a partire dalla quale terminerà la sospensione di 30 giorni iniziata il 1 agosto.
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Controlli fiscali: le istruzioni delle Entrate
Con la circolare n. 19/2019 l’Agenzia delle Entrate ha fornito indicazioni operative agli uffici impegnati sul territorio, per le attività di prevenzione e contrasto all’evasione, consulenza, contenzioso e tutela del credito erariale, coerentemente con le linee strategiche 2019-2021 fissate nell’atto di indirizzo del Ministero dell’Economia. Due le priorità individuate:
- semplificazione degli adempimenti fiscali;
- impulso al contrasto all’evasione.
Priorità che sono state declinate in funzione delle diverse tipologie di contribuenti anche attraverso un coordinamento rafforzato tra strutture centrali e regionali, una intensa collaborazione con la Guardia di finanza e uno strutturato scambio di informazioni con le amministrazioni fiscali estere.
Per le piccole e medie imprese l’analisi del rischio verrà tarato sulle caratteristiche del territorio e proseguirà l’attività di promozione della compliance con le lettere verso soggetti IVA e persone fisiche.