Infrastrutture, internazionalizzazione, ottimizzazione dei fondi, accesso al credito agevolato. Questi gli strumenti che le Pmi hanno oggi a disposizione per consolidarsi sul mercato e contribuire al rilancio dell’economia, regionale e del Paese. Questi, tra l’altro, i punti cardine individuati nel corso dell’ultima tavola rotonda organizzata nei giorni scorsi da CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa)
Con un focus sullo scenario regionale del Lazio, si è discusso di rilancio economico attraverso l’analisi degli strumenti di sviluppo in relazione al panorama nazionale, al fine di individuare gli elementi di debolezza generale.
Per quanto riguarda l’accesso al credito, di fondamentale importanza per le piccole e medie imprese, in questi anni – nonostante le difficili condizioni, l’ambiente spesso ostile e l’eccessivo peso della pressione tributaria e degli adempimenti burocratici – è innegabile che si sia investito molto, puntando a innovazione nei meccanismi, miglioramenti in termini di efficienza e qualità dei prodotti e dei servizi offerti.
Le Pmi si mostrano inoltre sempre più aperte alla collaborazione tra imprese e a percorsi di internazionalizzazione.
Bisogna dunque sostenere la loro crescita attraverso le infrastrutture e i servizi, ma anche l’ambiente favorevole gioca il suo importante ruolo. Le banche dovrebbero essere più esigenti per quanto concerne la trasparenza e la correttezza della gestione finanziaria, ma meno chiuse e diffidenti riguardo i piccoli e giovani imprenditori.
Dovrebbero quindi orientare i propri criteri di valutazione sulla scelta di progetti validi piuttosto che a requisiti di patrimonio personale.