Il secondo round del tavolo governativo con le parti sociali in vista della manovra 2020 si è concentrato sul Piano per il Sud, ma il dibattito politico resta incentrato in realtà sulla riforma fiscale.
Flat Tax
La posizione della Lega, a fronte di qualsiasi iniziativa dell’Esecutivo, è riassumibile nella seguente considerazione: la priorità è la flat tax.
Il dibattito sull’imposta fissa si arricchisce intanto di nuovi particolari, per esempio ipotizzando di lasciare al contribuente la scelta del regime fiscale da applicare. Questo perché, per redditi medio bassi, potrebbe essere più conveniente il regime ordinario IRPEF, che con le detrazioni permette di pagare anche meno del 15% di tasse.
In pratica, la flat tax al 15% potrebbe essere introdotto come regime opzionale, lasciando al contribuente (se gli conviene) la scelta fra regime ordinario e agevolato.
Piano Sud
Nell’ambito dei lavori preparatori alla Legge di Bilancio 2020, il 29 luglio l’Esecutivo ha incontrato a Palazzo Chigi i rappresentanti di sindacati (Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Usb, Cisal e Confsal), imprese (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, ConfimpreseItalia, Ance, Confedilizia, Confapi, Casartigiani, Alleanza delle Cooperative Italiane, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, FederDistribuzione, Copagri, Unimpresa, Confimi Industria,), professioni (Confprofessioni, Federmanager), banche (Abi) e assicurazioni (Ania).
A margine del vertice, il premier Giuseppe Conte ha dichiarato che il Piano Sud «è un tema prioritario per il Governo perché il rilancio del Mezzogiorno equivale al rilancio dell’Italia intera». Il Piano sarà quindi inserito fra i temi in agenda per l’incontro con la neo-designata Presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen (venerdì 2 agosto).
Riforma Fiscale
Il dibattito è continuato poi sul tema al centro del primo round del tavolo governativo sulla manovra, ovvero la riforma fiscale. Il cui piatto forte è la riforma degli scaglioni IRPEF, che potrebbe però limitarsi all’introduzione della Flat Tax come opzione alternativa.
Fra le novità degli ultimi giorni, la frenata impressa dal Ministero dell’Economia ai tempi accelerati chiesti dalla Lega per un’approvazione della manovra prima della consueta scadenza di metà ottobre.
Anche in considerazione della complessità del tema e della (consueta) necessità di armonizzare riforme e rispetto dei vincoli di Bilancio Ue, sembra difficile che si arrivi a mettere giù un progetto concreto di riforma, e di flat tax, con largo anticipo rispetto ai consueti tempi della manovra 2020. Su cui, questo sì, i tecnici sono già al lavoro.