Da una recente indagine commissionata da Brocade – fornitore di soluzioni di networking per data center – e condotta su 8000 responsabili IT e decisori aziendali di tutta Europa, è emersa l’insufficiente (40%) risposta ai requisiti di ecocompatibilità, con scarse credenziali green.
L’Italia non si discosta dalla media europea: il 38% dei manager valuta negativamente la propria azienda in tal senso.
Ben peggiore la situazione nel Regno Unito (60%) in termini di mancato impegno ecologico in azienda. In Francia, invece, la percentuale dei riscontri positivi e negativi si equivale.
La nazione più verde risulta essere la Germania, con un 30% di responsabili IT che ritengono necessari ulteriori passi in direzione di un business più verde.
Nel complesso, solo il 38% si dichiara preoccupato per l’utilizzo energetico e le emissioni emissioni di gas serra (ossido di carbonio) nell’atmosfera. Circa il 50% è attivo nella ricerca attiva di prodotti IT ecocompatibili. Percentuali che in Italia peggiorano notevolmente, risultando rispettivamente del 26% e del 74%.
Gli intervistati si dimostrano però coscienti dell’incidenza in azienda dei costi operativi energetici . Secondo il 44% (40% in Italia) delle aziende europee coinvolte nell’indagine, tali voci di bilancio ammonterebbero ad un quarto delle spese totali totali.
Il 60% degli manager italiani ritiene inoltre che la componente energetica sulla spesa operativa sia troppo alta.
Dal punto di vista della proattività, circa due terzi delle aziende europee sembra essere attiva nella ricerca di nuovi metodi per ridurre il dispendio energetico. In questo l’Italia risulta ancora una volta indietro.