Condivisione, talento, idee, diversità, sostenibilità: sono alcuni dei temi dell’innovazione che vengono declinati in apertura di Campus Party dagli organizzatori e dai protagonisti di questa edizione 2019 iniziata il 24 luglio con il taglio del nastro e la festa inaugurale.
Questo non significa che le tecnologie e il digitale non siano altrettanto protagonisti: l’area experience, la prima che si incontra all’ingresso, consente di sperimentare le ultime innovazioni legate a realtà aumentata, robotica, gaming, intelligenza artificiale.
Il programma di worskshop ed eventi della quattro giorni dedicata all’innovazione e ai giovani è densa di hackathon e appuntamenti dedicati a programmatori, sistemisti e via dicendo. Ma il senso della manifestazione, come ama ripetere il presidente, Carlo Cozza, è l’alta concentrazione di giovani talenti e innovazione per metro quadro.
La formula di Campus Party è nota: per quattro giorni i giovani campuseros, vivono h24 (dormendo anche) nei padiglioni di Rho Fiera Milano. L’evento alterna la full immersion tecnica a momenti di svago e divertimento. Lo spirito: scrivere il codice sorgente del mondo del futuro.
«Ci sono i giovani, i talenti, la creatività», sottolinea Paolo Borgio, Direttore di Fiera Milano, il quale ritiene che l’idea vincente sia quella di riunione giovani, industria, istituzioni.
I rappresentanti delle imprese sono tutti d’accordo nel sottolineare l’aspetto fondamentale legato alla contaminazione con il mondo dei giovani innovatori. Sia per interessi direttamente legati al recruiting, sia per la contaminazione con le idee e la vision dei millennials.
Spiega ad esempio Erika Fattori, responsabile brand e comunicazione Nexi, che l’azienda dei pagamenti digitali organizza a Campus Party una call for ideas per raccogliere le idee dei giovani che possano servire a fare passi avanti nella digitalizzazione del Paese. Nel settore dei pagamenti elettronici «il problema non sono gli strumenti, ormai molteplici, ma spesso l’ostacolo maggiore è culturale». Sia da parte degli esercenti sia da parte dei consumatori.
Una logica di open innovation, quindi, un altro tema fondamentale di Campus Party. Sulla stessa linea Elena Aniello, Direttore Marketing di Accenture Italia: «la leva è quella di condividere una vision di innovazione».
Isabella Falautano, Chief Communication & Stakeholder Engagement Officer di Illimity, sottolinea come il tema delle competenze sia centrale per le imprese che vogliono innovare. A maggior ragione in un paese che vede una media di laureati più bassa rispetto ai livelli internazionali, solo un terzo degli studenti universitari sceglie un percorso STEM (scienza, informatica, ingegneria, matematica), e, ciliegina sulla torta, solo un terzo di questi ultimi sono donne.
«Mi piacerebbe in questi giorni vedere anche tante geek ragazze», auspica. Cozza fa subito notare come a Campus Party Italia ci sia in ogni caso una percentuale di donne superiore a quella riscontrata in altre edizioni internazionali.
Sottolineiamo che tutte le aziende sopra citate, e non solo queste, organizzano in questi giorni eventi finalizzati al recruiting (ci sono 30 posizioni aperte in Illimity e Nexi seleziona 100 giovani).
Staremo a vedere. Intanto, i campuseros hanno iniziato ad affluire e (letteralmente) a piantare le tende, da giovedì 25 l’evento è pienamente operativo e, in serata, uno dei momenti clou con Tim Berners Lee, l’inventore del world wide web. Al quale, rivela Cozza, il web di oggi non piace moltissimo, ne vede i limiti. E proprio per questo, con i giovani di Campus Party, discuterà di come sarà il web del futuro.