Il burnout è un problema spesso sottovalutato, riconosciuto con molta difficoltà. Ci sono persone che tendono a minimizzare il malessere e altre che non trovano intorno a sé il giusto supporto.
Nel caso in cui interessi una persona ai vertici aziendali appare particolarmente importante trovare subito una situazione, altrimenti si avrà una ricaduta negativa su tutta la struttura aziendale.
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Di solito viene consigliato di staccare la spina per un po’ e dedicarsi alla vita privata ma, come sottolineato dall’American Psychological Association, ciò procura solo un sollievo temporaneo.
Bisogna cercare le radici profonde del malessere, facendosi domande precise. Bisogna capire se il lavoro non soddisfa più perché ci si è allontanati dalla spinta iniziale e se è cambiato il lavoro o la propria percezione di esso.
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Con un’analisi profonda si può trovare una soluzione. Non è detto che si ritrovi del tutto la passione per quel che si fa, ci possono sempre essere progetti che non soddisfano ed elementi che appaiono noiosi o stressanti, ma bisogna far pace con questa sensazione, puntando alle piccole soddisfazioni quotidiane che può dare il lavoro.
Una grande risorsa è costituita dai propri dipendenti e collaboratori: confrontarsi con loro permette di nutrire un lato umano capace di dare nuovo vigore al proprio lavoro.