Si è tenuto a Milano il ventesimo meeting dei segretari generali delle Camere di Commercio italiane all’estero, in occasione del quale è stato riconfermato Gian Domenico Auricchio alla guida di Assocamerestero, l’associazione che riunisce le Camere di Commercio italiane all’estero e Unioncamere.
Nell’occasione, Auricchio ha presentato il bilancio delle attività messe a punto dalle Camere nel corso del 2018 e dei relativi risultati, dando evidenza delle anche delle oltre 1500 attività promozionali programmate per il 2019, prioritariamente rivolte alle PMI presenti all’estero o che vogliono internazionalizzarsi.
Di seguito la sintesi del suo intervento.
Siamo un’associazione di 80 Camere di Commercio e 140 uffici con “antenne” in 55 mercati, presiedute da imprenditori italiani in loco.
Spesso, in passato, il nostro ruolo è stato percepito talvolta come in sovrapposizione rispetto alle attività di promozione dell’’Agenzia ICE.
Oggi, invece, stiamo rafforzando la collaborazione e siamo in grado di fornire servizi di qualità e molto spesso integrativi.
Nel 2018, le imprese italiane che si sono avvalse dei servizi offerti dal sistema camerale sono state quasi 70mila.
Tra i servizi maggiormente erogati, al primo posto spiccano quelli di business scouting e orientamento al mercato estero per azioni di posizionamento di breve e medio periodo (il 41% delle prestazioni fornite), seguite dalle attività di business networking (19%) e dall’organizzazione di missioni di buyer esteri in Italia (16%).
L’agroalimentare si riconferma il settore su cui le Camere sono maggiormente focalizzate (60%) come attività di promozione del Made in Italy.
In pochi anni i fondi per la promozione del Made in Italy destinato al cofinanziamento delle attività delle Camere all’estero sono passati da 4,8 a 8,8 milioni di euro l’anno.
A questi, si aggiungono i 2,5 milioni che in un triennio sono stati affidati nell’ambito del Programma straordinario per il Made in Italy per la promozione dell’autentico prodotto italiano e il contrasto all’italian sounding.
In sintesi, cerchiamo soprattutto di ampliare la conoscenza e la consapevolezza all’estero sui prodotti italiani originali e sulle principali caratteristiche del Made in Italy.