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Anche l’INPS si adegua alla direttiva UE che prevede lo scambio dati fra enti previdenziali internazionali: dal 3 luglio 2019 diventa infatti parte del sistema EESSI (Electronic Exchange of Social Security Information), normativa comunitaria sul coordinamento dei regimi di sicurezza sociale.
Tra i vantaggi per i contribuenti italiani ed europei è quello di poter contare su una maggiore rapidità nella gestione delle domande e nel pagamento delle prestazioni pensionistiche, a sostegno del reddito, sanitarie e per infortuni sul lavoro e malattie professionali, oltre che nella gestione delle pratiche in materia di legislazione applicabile, distacchi e recuperi di contributi e prestazioni indebite.
Il sistema è stato progettato per garantire un flusso standardizzato delle informazioni, maggiore facilità nella comunicazione grazie alla digitalizzazione e migliore qualità e completezza dei dati scambiati, anche al fine di ridurre il rischio di frodi ed errori.
Lo scambio elettronico di dati riguarda circa 15mila enti previdenziali europei.
L’INPS invierà e riceverà progressivamente, per via telematica, le informazioni con gli enti degli altri Paesi europei interessati, che applicano la normativa comunitaria (Stati UE, Stati SEE e Svizzera), attraverso documenti elettronici strutturati che sostituiranno gli attuali formulari cartacei, con le modalità indicate nella circolare n. 97/2019.
La privacy e la protezione dei dati vengono garantiti dall’applicazione dei più elevati standard di sicurezza informatica.