Pressione fiscale in Italia a quota 38%

di Anna Fabi

26 Giugno 2019 15:49

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Migliorano i dati sul potere d'acquisto delle famiglie ma la pressione fiscale raggiunge un picco storico: report ISTAT sul primo trimestre 2019.

In base agli ultimi dati ISTAT, sale in Italia la pressione fiscale, che  nel primo trimestre 2019 ha raggiunto il 38% (con un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto al 37,7% dell’analogo periodo 2018) registrando il dato più alto dal 2015.

Famiglie

Migliorato, invece, il potere d’acquisto delle famiglie, che tuttavia si traduce in maggiori risparmi e soltanto in minima parte in maggiore propensione alla spesa.

In particolare, il reddito disponibile è aumentato dello 0,9% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2018 e dell’1,8% sull’analogo trimestre dello scorso anno, la propensione al risparmio pari all’8,4% segna un aumento di 0,7 punti percentuali sul trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,2% trimestrale e dell’1% su base annuale.

Il potere d’acquisto delle famiglie ha segnato, dopo i due cali consecutivi dei trimestri precedenti, un marcato recupero, anche
grazie alla frenata dell’inflazione che ha reso possibile una crescita parallela a quella del reddito disponibile. La risalita del reddito si è tradotta in misura molto limitata in maggiori consumi, mentre è aumentata la propensione al risparmio.

PA

L’indebitamento netto delle Amministrazioni Pubbliche in rapporto al PIL è stato pari al 4,1%, con saldo primario e corrente entrambi negativi.  In particolare, l’indebitamento netto si è attestato al 4,1%, in leggero calo dal 4,2% dell’analogo periodo 2018, mentre sono negativi il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi), e il saldo corrente. Nel dettaglio, saldo primario negativo per l’1,3%, dal precedente -0,9%, il saldo corrente è negativo dell’1,6%, dal precedente -1,5%.

Società non finanziarie

Infine, la quota di profitto delle società non finanziarie è scesa al 40,7%, -0,6 rispetto al trimestre precedente. Il calo di questo indicatore è il risultato di una flessione dell’1,0% del risultato lordo di gestione e di una crescita dello 0,6% del valore aggiunto.

PIL 2018

L’ISTAT ha rilasciato anche i dati preliminari relativi alla crescita nel 2018 del PIL (Prodotto interno lordo)superiore alla media nazionale nel Nord-est (+1,4%), sopratutto nel settore Industria in senso stretto (+3,2%). Cresce poco il Mezzogiorno (+0,4%), nonostante le performance positive delle Costruzioni (+4,1%). Nord-ovest e Centro (+0,8%) registrano dati in linea con ma media nazionale.

L’occupazione migliora soprattutto nel Nord-est (+1,1%), sepre incoronando l’Industria come settore chiave (2,3%). Nel Mezzogiorno lieve crescita (+0,7%) ma con buoni risultati nei servizi finanziari, immobiliari e professionali (+3%). Trend nella media nazionale per Nord-ovest e Centro (+0,9%).