Nel vostro articolo “Decreto Crescita: novità su fisco, lavoro e imprese” leggo tra l’altro “Tempi snelliti per il rimborso risparmiatori truffati dalle banche”.
Ebbene, i truffati dalle banche venete sono stati nuovamente truffati da Lega e M5S: Di Maio aveva affermato in campagna elettorale che meno del 100% di rifusione sarebbe stata un’elemosina e il 7 febbraio a Vicenza, insieme a Salvini, affermava che i rimborsi sarebbero stati erogati la settimana seguente. Se avessero lasciato la legge Baretta avremmo già ricevuto il 100% del rimborso dovuto. A proposito, i rimborsi “snelliti” non potranno arrivare per tempi tecnici necessari (non snellibili) prima della primavera 2020. Se questo le sembra snellire…
La ringrazio per le precisazioni fornite e vado a spiegare meglio in che modo il passaggio parlamentare ha modificato le disposizioni del salva risparmiatori.
Lo snellimento dei tempi è riferito solo al fatto che viene data precedenza ai rimborsi fino a 50mila euro.
In pratica, rispetto alla formulazione contenuta nel decreto crescita già in vigore (articolo 36 del dl 34/2019), viene prevista una corsia più veloce che i risparmiatori che hanno diritto a rimborsi fino a 50mila euro, appunto.
C’è anche un’altra novità, sempre rispetto al testo originario del decreto, in base alla quale nel calcolo delle soglie di reddito previste per il diritto al rimborso (35mila euro nel 2018) non rientrano «eventuali prestazioni di previdenza complementare erogate sotto forma di rendita». Infine, dal patrimonio immobiliare posseduto al 31 dicembre 2018 (che non può superare i 100mila euro), si escludono contratti di assicurazione a capitalizzazione o mista sulla vita.
Ripeto, queste sono le modifiche rispetto al testo originario del decreto: lo sottolineo perché l’articolo da lei citato si riferiva alle novità introdotte nel corso del passaggio alla Camera.
Naturalmente, daremo conto delle regole complete sul salva risparmiatori, in base alle novità approvate, in successivi approfondimenti.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz