Sabato 22 giugno, nell’ambito del Salone Nautico di Venezia (Arsenale – Torre di Porta Nuova), sarà presentato il progetto “Limpeza dos Mares”, risultato degli accordi bilaterali del 2012 tra Ministero dello Sviluppo Economico italiano, Ucina e Governo di Santa Catarina.
Capofila del progetto “Limpeza dos Mares” sono le Associazioni della nautica dei due paesi, Assonautica Italiana e Acatmar, da ani impegnata in questa battaglia.
Obiettivo primario del progetto, promuovere la salvaguardia marina attraverso un programma di iniziative di natura divulgativa, volte a contrastare il fenomeno del marine litter. Italia e Brasile puntano infatti a promuovere un modello congiunto di sostenibilità in difesa dei mari, in particolare contro il dilagare di inquinanti come la plastica.
Italia e Brasile puntano infatti a promuovere un modello congiunto di sostenibilità in difesa dei mari, in particolare contro il dilagare di inquinanti come la plastica, come sottolineato anche da Mané Ferrari, presidente Acatmar, e Alfredo Malcarne, presidente Assonautica italiana:
Se quello dell’inquinamento dalla plastica è un problema che interessa tutti i mari nel mondo, Italia-Brasile sono Paesi amici e insieme faremo da capofila nella grande battaglia contro la plastica.
I partner dell’iniziativa sono invece Frente Parlamentar Itália – Santa Catarina, Federpesca, Ucina, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Camera di Commercio di Brindisi. Il programma è poi sostenuto da Italplanet in collaborazione con GreenStyle (edito da Triboo).
Nell’ambito dello stesso progetto, seguirà a fine luglio un Seminario Nazionale in Brasile, nella città di Florianópolis, Capitale dello Stato di Santa Catarina.
L’impegno dell’Italia
Come spiega Salvatore Micillo, Sottosegretario di Stato all’Ambiente: “La campagna #IoSonoMare nasce dalla volontà di raccontare ai cittadini lo stato del mare, ma soprattutto quanto lo Stato fa per il mare”.
“I dati ci consentono di avere chiare quali sono le criticità su cui intervenire con provvedimenti normativi e campagne di sensibilizzazione. Per fare un esempio il Ddl Salvamare, o la #PlasticFreeChallenge lanciata dal ministro Costa rispondono all’allarme dei rifiuti in mare, laddove sappiamo che il 95% dei rifiuti in mare aperto è plastica e parliamo di oltre 150 milioni di tonnellate”.
“Come emerge dal rapporto Beach Litter 2019 di Legambiente – spiega Matteo Campofiorito – Direttore GreenStyle – l’81,2% dei rifiuti marini è composto da plastica. È necessario, dunque, informare in modo efficace le persone su come adottare comportamenti eco-sostenibili che puntino a ridurre velocemente il problema.
La plastica, da materiale simbolo di innovazione, si è trasformata in un vero e proprio incubo per gli ecosistemi terrestri. Il cambiamento è possibile e necessario, per questo abbiamo aderito al progetto Limpeza dos Mares.
Come conclude Riccardo Maria Monti, AD del Gruppo Triboo – Editore di GreenStyle: “Il mare è uno dei simboli della bellezza del nostro Paese, ma è in serio pericolo a causa dell’invasione della plastica. Non dobbiamo essere passivi di fronte a questa minaccia perché abbiamo gli strumenti per cambiare le cose.
Dobbiamo impegnarci tutti, politici, imprenditori e cittadini per modificare i nostri comportamenti e rinunciare alla plastica nelle nostre vite. Lo dobbiamo fare per noi, ma soprattutto per le nuove generazioni.