Decreto Crescita: novità su fisco, lavoro e imprese

di Barbara Weisz

Pubblicato 19 Giugno 2019
Aggiornato 17 Ottobre 2019 09:52

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Decreto Crescita alle battute finali, testo in aula alla Camera: le ultime novità approvate su lavoro e pensioni, fisco e imprese.

Testo pronto: il Decreto Crescita – dopo gli ultimi emendamenti approvati in commissione Finanze – è in aula alla Camera, con discussione che prende il via mercoledì 19 giugno. Il Governo si prepara a mettere la fiducia, entro venerdì l’approvazione di Montecitorio, il testo dovrà poi tornare al Senato per il via libero definitivo entro il 29 giugno.

Diverse le novità su fisco, lavoro e imprese. Vediamo dunque una breve panoramica degli emendamenti approvati alla legge di conversione del decreto crescita durante il passaggio alla Camera.

Maggior flessibilità sulla trasmissione telematica dei corrispettivi:  invii  regolari entro 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione, niente sanzioni per i primi sei mesi (quindi, fino a fine anno per chi fattura più di 400mila euro, nel primo semestre 2020 per gli altri).

Ci sono anche novità sulla lotteria degli scontrini, che parte nel 2020, con l’aumento al 100% (dal 20%) delle probabilità di vincere per chi paga con strumenti telematici.

=> Pace fiscale: rottamazione e saldo e stralcio fino a luglio

Riapertura dei termini rottamazione cartelle esattoriali e saldo e stralcio fino al 31 luglio, con pagamento della prima o unica rata entro fine novembre. Saranno accolte anche le domande presentate successivamente allo scorso 30 aprile e fino all’entrata in vigore della nuova legge.

=> IMU imprese, deducibilità al 100% ma dal 2023

Deducibilità IMU capannoni al 100% dal 2023: per i prossimi anni, resta la progressione già prevista, al 50% nel 2019, al 60% nel 2020 e 2021 e al 70% dal 2022.

I contribuenti soggetti agli ISA (nuovi indici sintetici di affidabilità fiscale, che prendono il posto degli studi di settore) hanno tempo fino al 30 settembre 2019 per pagare le tasse (per tutti gli altri, il termine resta il 30 giugno).

Il taglio delle tariffe INAIL previsto dalla legge di Bilancio diventa strutturale dal 2023, ma c’è uno stop di un anno, il 2022, senza sconti, In pratica, le tariffe scontate si applicano dal 2019 al 2021 (come già previsto), poi l’emendamento approvato ne garantisce l’applicazione anche per il periodo successivo, con esclusione dell’anno 2022.

=> Taglio tariffe INAIL per le imprese

Stretta sugli affitti brevi e sulla tassa di soggiorno, con l’istituzione di codice identificativo e registro unico nazionale, e multe da 500 a 5mila euro.

Eco-incentivi per l’acquisto di moto a basse emissioni estesi a motorini, moto, tricicli e microcar elettrici e ibridi: contributo del 30% del prezzo d’acquisto fino a un tetto di 3mila euro.

Credito d’imposta del 30% per le imprese che partecipano alle fiere, in Italia o all’estero, con tetto a 60mila euro.

Nuova possibilità di esodo anticipato, con il contratto di espansione, che consente alle grandi imprese (sopra i mille dipendenti) di raggiungere accordi per uno scivolo verso la pensione di cinque anni (inizialmente erano sette, c’è stata poi una revisione in corsa).

Fra le altre novità: la cosiddetta norma Mercatone uno, che inserisce anche i fornitori fra gli aventi diritti ai rimborsi del fondo mancati pagamenti.

Tempi snelliti per il rimborso risparmiatori truffati dalle banche. Fondo salva opere per le imprese subappaltatrici. Nuove tutele per il marchio Made in Italy.