Dopo Redditometro e Spesometro, ha preso il via il cosiddetto Risparmiometro, la superanagrafe dei conti correnti sulla quale il Fisco può basare i propri controlli sui contribuenti per rilevare possibili incongruenze con i redditi dichiarati.
A poter accedere ai dati del Risparmiometro, per contestare ipotesi di evasione, può essere anche la Guardia di Finanza.
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Risparmiometro: come funziona
L’obiettivo è chiaro: contrastare l’evasione fiscale utilizzando un algoritmo che calcola la differenza tra quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi e quanto risparmiato e depositato nei conti correnti bancari, anche andando a ritroso negli anni. I rapporti finanziari sotto controllo: Conti correnti; Conti deposito; Carte di credito; Titoli di stato; Obbligazioni; Azioni; Rapporti fiduciari; Polizze assicurative; Fondi pensione; Fondi di gestione collettiva del risparmio; Libretti postali; Buoni fruttiferi.
I controlli scatteranno nel caso in cui il Fisco rilevi una certa discordanza tra il reddito dichiarato ed il saldo delle somme detenute nel conto.
Un meccanismo che il Fisco ha inizialmente sperimentato su aziende e Partite IVA consentendo l’accesso anche alle Fiamme Gialle, e che da quest’anno è esteso ai contribuenti persone fisiche.
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Nella prima fase di sperimentazione su partite IVA e società, scattata un anno fa, le voci prese in esame dal Fisco nei controlli, con l’aggiunta delle informazioni relative alla numerosità dei conti correnti e al totale aggregato dei saldi e dei movimenti dei rapporti finanziari, sono state comunicate anche alla Guardia di Finanza. Da questo controllo incrociato sono risultate 156 società con conti sospetti, che quindi sono state sottoposte ad attività ispettive.
Ora Fisco e Guardia di Finanza sono al lavoro per analizzare le movimentazioni e gli elementi di natura finanziaria dei contribuenti e quindi stanare possibili evasori fiscali da sottoporre a controllo.
Risparmiometro, spesometro e redditometro
Per fare chiarezza, ricordiamo le differenze:
- Spesometro confronta spese sostenute e redditi dichiarati.
- Redditometro confronta valore dei beni posseduti e redditi dichiarati.
- Risparmiometro confronta risparmi posseduti e redditi dichiarati.