Dal prossimo anno, le Partite IVA riceveranno dall’Agenzia delle Entrate la dichiarazione IVA, i registri e la liquidazione dell’imposta sul valore aggiunto con il relativo modello F24, anch’esso precompilato dal Fisco e riportante la somma da versare. Il pagamento potrà essere effettuato anche online.
Questo è uno dei risultati resi possibili dall’entrata in vigore dell’obbligo generalizzato (B2B e B2C) di fattura elettronica. Ad annunciare la novità è stato Antonino Maggiore, direttore delle Entrate, in occasione di un’audizione in VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato sull’indagine conoscitiva sul processo di semplificazione del sistema tributario e del rapporto tra contribuenti e Fisco.
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IVA precompilata
Dopo aver introdotto la dichiarazione dei redditi precompilata, grazie alle informazioni acquisite con i flussi delle e-fatture e dei corrispettivi telematici, l’Agenzia delle Entrate si prepara dunque a rendere disponibile ai contribuenti anche l’IVA precompilata, in attuazione delle disposizioni dell’articolo 4 del decreto legislativo n. 127/2015.
Informazioni che in questo modo vengono valorizzate e rese utili anche per i contribuenti, in un’ottica di semplificazione e riduzione degli adempimenti fiscali, e non solo al Fisco, per potenziare le proprie attività di analisi del rischio e controllo.
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Quelli che verranno precompilati dal Fisco a partire dal periodo di imposta 2020 sono:
- le bozze dei registri IVA, che potranno essere verificate/integrate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario;
- le bozze di comunicazioni di liquidazione periodica IVA;
- il modello F24 per il pagamento anche online;
- la bozza di dichiarazione IVA.
A tutto questo, afferma Maggiore:
Si aggiungeranno ulteriori semplificazioni in termini di eliminazione di alcuni adempimenti comunicativi posti a carico dei soggetti che attualmente trasmettono i dati necessari ai fini dell’elaborazione della dichiarazione precompilata.
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e-Fattura in numeri
Nella stessa occasione, il direttore delle Entrate ha fornito i primi risultati dell’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica, a distanza di poco più di 5 mesi dal suo avvio.
I numeri registrati dal Sistema di Interscambio (SdI) sono molto positivi, con 889 milioni di fatture elettroniche inviate alla data dell’11 giugno 2019, da parte di circa 3,3 milioni di cedenti, per un importo complessivo pari a circa 1.537 miliardi di euro (di cui 161 miliardi di imposta). I file scartati sono stati solo il 2,9%.