Sono soprattutto aziende del manifatturiero, che puntano sull’eccellenza del prodotto o del servizio, e curano relazioni con i clienti, innovazione, strategie di crescita: è l’identikit delle Best managed company di Deloitte, edizione 2019 del premio alle imprese del Made in Italy che si distinguono in strategia, competenze e innovazione, corporate social responsability, impegno e cultura aziendale, governance e misurazione delle performance, internazionalizzazione.
Sono 46 le imprese premiate, per lo più in Lombardia con 17 realtà (37%), seguita da Emilia Romagna (13%), Piemonte (10,9%) e Veneto (8,9%).
«Best managed companies non è solo un award, ma anche un programma di crescita per le realtà aziendali», spiega Andrea Restelli, Partner Deloitte e Responsabile del premio Best managed companies. L’iniziativa Deloitte è sostenuta da Altis Università Cattolica, Elite (programma di Borsa Italiana) e Confindustria.
Le aziende premiate hanno registrato una crescita di fatturato (in media +20%) e di risultato netto (in media +13,5%).
Il settore più rappresentato è quello manifatturiero (74%), seguito da informazione e comunicazione (7%) e consulenza, a pari merito con wholesale e retail, (4%).
Le aziende vincitrici nel 63% dei casi considerano l’eccellenza dei prodotti e servizi il vero fattore differenziante. Gli altri fattori di successo: gestione delle relazioni con i clienti (41%), innovazione (39%), strategia strutturata e ben definita (32%).
Ecco le 46 best managed company 2019: Farnese Group (vino, Abruzzo), alle campane Ambiente e Rdr, alle emiliane Clai, Coswell, Custom, Icel, Kaitek Flash Battery, Vici & C, alla friulana Calligaris, alla laziale Engineering, poi alla ligure Sanlorenzo, alle lombarde Alfa Parf Group, Antares Vision, Colcom, Cioccolatitaliani, Oeb Brugola, Cefriel, Epta, Farmol, Giorgetti, Italian Design Brands, Longino & Cardenal, Lvf, Nemo Lighting, Poliform, Sabaf, Silanos e Tecno, alle marchigiane Biesse, Elica e Sabelli, alle piemontesi Gessi, Gruppo Ebano, Laica, Nord Ovest e Ponti, alla pugliese Master, alla sarda Fratelli Ibba, alla siciliana Irritec, alla toscana Nwg Energia, alla trentina Cantine Ferrari e alle venete FiloBlu, Tapì, Alpac e San Marco Group.