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Il cybercrime contro gli account dei top manager

di Chiara Basciano

31 Maggio 2019 09:00

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Aumentano gli attacchi informatici mirati agli account di posta elettronica dei vertici aziendali, troppo indaffarati per agire con prudenza.

Poco tempo e poca attenzione: questi i due punti deboli sfruttati dal cyber crime per far cadere in trappola i dirigenti, oberati di lavoro e spesso disattenti durante il controllo della email.

Il recente Breach Investigations Report realizzato da Verizon analizza il panorama, svelando che i top manager sono dodici volte più esposti ai rischi di un attacco.

=> Falsi miti del cybercrime

Grazie alla collaborazione con l’FBI Internet Crime Complaint Center, il report include i dati di 73 organizzazioni e analizza 41.686 attacchi e più di 2.000 violazioni confermate, perpetrati in 86 paesi, offrendo così un panorama molto ampio sui vertici aziendali, che si rivelano un target sensibile.

Si rivela in pratica un aumento di attacchi che si fondano sulla debolezza umana. Non basta la formazione: se si va di corsa, non si è sempre attenti a quel che si sta cliccando.

Entrando nel merito degli attacchi, il report segnala un aumento di attacchi per ragioni finanziarie attraverso la compromissione di account di posta web based (98% di casi). Una violazione su quattro è ancora associata allo spionaggio e gli attacchi ransomware sono ancora molto diffusi, rappresentando il 24% dei casi degli incidenti malware analizzati.

Ultimo date interessante: il 68% degli attacchi è esterno all’azienda.