Un fondo per lo sviluppo di progetti di trasferimento tecnologico e strumenti per stimolare l’innovazione delle imprese: lo prevede il progetto Knowledge Exchange Program (KEP).
Il programma ENEA a cui partecipano diverse associazioni imprenditoriali (CNA, Confapi, Confartigianato, Confindustria e Unioncamere), mette a disposizione delle aziende un team di 15 innovatori, un portale (www.kep.enea.it) e le risorse del fondo (2,5 milioni di euro), destinati allo sviluppo di progetti.
Il programma è quindi dedicato alle imprese, PMI in testa, alle quali viene proposto un piano di innovazione tagliato su misura.
L’adesione prevede la consulenza personalizzata di un Knowledge Exchange Officer (KEO), che individua i bisogni espressi o potenziali di innovazione tecnologica dell’azienda e le soluzioni per soddisfarli.
Ogni KEO è specializzato in una delle sei tematiche selezionate: sicurezza delle infrastrutture critiche, diagnostica avanzata, strumenti medicali ad alta tecnologia, tecnologie per i beni culturali, biotecnologie per salute e agroindustria, energia.
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Il Fondo da 2,5 milioni di euro supporta lo sviluppo di progetti per innalzare il TRL (Technology Readiness Level) di risultati della ricerca particolarmente promettenti ottenuti da ricercatori ENEA e li avvicina alla commercializzazione, insieme ad imprese che vogliono condividere il rischio dell’investimento.
I primi 13 progetti finanziati partiranno a breve, dopo un percorso che ha visto la presentazione di 80 proposte e 64 manifestazioni di interesse selezionate in collaborazione con IBAN, l’associazione italiana dei business angel.
«L’obiettivo – spiega Federico Testa, presidente ENEA – è di sviluppare tecnologie e progetti innovativi attraverso rapporti duraturi di collaborazione e fiducia con le imprese», anche nella convinzione che «l’innovazione fatta insieme alle imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni sia più che mai una chiave di volta per la crescita e l’occupazione e che le partnership tra ricerca pubblica e imprese siano strategiche per una nuova progettualità dell’innovazione».