Crescono il numero di manifestazioni, espositori e visitatori complessivi, il fatturato: prosegue il trend positivo del settore fieristico in base ai dati del primo trimestre 2019 dell’Osservatorio congiunturale AEFI, Associazione Esposizioni e Fiere Italiane. L’indagine, che copre 27 poli fieristici italiani, conferma un andamento positivo, pur continuando a riflettere l’incertezza economica a livello mondiale sulle aspettative a breve termine, all’insegna della prudenza.
Più della metà delle fiere ha ospitato un numero maggiore di rassegne rispetto al periodo precedente, solo il 22% ha registrato diminuzione e una medesima percentuale stazionarietà.
L’analisi rileva le tendenze del settore in base ai dati forniti dagli associati AEFI, che conta 36 quartieri fieristici Associati, i quali a loro volta organizzano oltre 1.000 manifestazioni l’anno, pari alla quasi totalità degli eventi fieristici italiani e internazionali realizzati sul territorio italiano.
Il trend
Il saldo, pari al +33%, è in linea con la chiusura del 2018 (+31%) e in deciso incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si attestava a +20%.
Il 48% degli eventi hanno registrato una crescita degli espositori, contro un 26% che ha segnato una contrazione. Il saldo è positivo per il 22%, performance meno positiva rispetto all’ultimo trimestre 2018 (+31%), e in linea con fine marzo dello scorso anno (+20%).
La ripartizione
- Crescono in particolare gli espositori italiani, +30%.
- Risultano meno dinamici gli europei, +4%,
- Emerge come nullo il saldo per gli operatori extra UE.
I visitatori sono aumentati per il 61,56% di coloro che hanno risposto mentre hanno registrato un calo per il 26,91%. Il saldo, +35%, è nettamente superiore sia rispetto alla chiusura 2018 (+4%) che confronto al medesimo periodo dello scorso anno (+8%).
L’andamento del fatturato segna un saldo positivo al 37%, derivante dal 55% di associati che hanno registrato una crescita contro un 18% con entrate in calo. Cresce infine la superficie occupata nel 67% dei casi, con un saldo del 48%, superiore sia al trimestre precedente (+27%) che allo stesso periodo dello scorso anno (+16%).
Anche qui, il maggiore contributo proviene dagli espositori italiani, +41%, mentre le aree occupate dagli espositori europei registrano un saldo del +11%, seguiti dagli extra UE, +4%.
Le stime
Più prudenti le previsioni per il secondo trimestre 2019 per tutti gli indicatori. Son infatti meno ottimistiche le stime a breve termine, in considerazione dell’incertezza dell’economia mondiale.
Lo scenario
Ricordiamo che l’AEFI – che rappresenta le fiere italiane in UFI – Unione delle Fiere Internazionali – ha promosso la costituzione di ISFCert, l’Istituto di Certificazione dei Dati Statistici Fieristici, che attraverso rigorose metodologie consente agli organizzatori italiani di presentare e riconoscere dati standardizzati, in nome della trasparenza e garanzia.
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