È stato siglato da FederLab il rinnovo del CCNL per i dipendenti dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali, in vigore fino al 28 febbraio 2022. Un accordo che ha visto la collaborazione di Cifa e Confsal prevedendo un aumento di quasi 100 euro lordi (cat. C o III liv.) nel triennio, l’obbligo dell’assistenza sanitaria integrativa per un valore annuo pari a 216 euro, l’obbligo per i datori di riconoscere ai lavoratori servizi di welfare obbligatori per un valore minimo di 100 euro annualmente, cifra aumentata di 25 euro per ogni componente del nucleo familiare.
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Il nuovo testo contiene numerose novità, tra cui l’ampliamento delle prerogative e delle materie attribuite alla contrattazione di secondo livello al fine di sostenere le aziende introducendo misure di flessibilità e azionando la leva del salario di produttività.
Per quanto riguarda la formazione, invece, viene stabilito il Regime di Primo Ingresso e quello del Reimpiego: l’azienda deve erogare minimo 80 ore di formazione rispettivamente ai neoassunti privi di esperienza pregressa e ai soggetti svantaggiati da riqualificare. Si prevede anche uno scatto di competenza, quindi un aumento retributivo dell’1,5% nel triennio per i lavoratori che hanno acquisito nuove competenze o che hanno svolto almeno 50 ore di formazione.
L’intesa – afferma Andrea Cafà, presidente di Cifa – giunge nel momento in cui è più che mai vivo il dibattito sul dumping contrattuale. Abbiamo dimostrato come sia possibile sconfiggere lo stesso dumping con azioni concrete, mettendo in campo una contrattazione di qualità che garantisca importanti tutele economiche e normative per i lavoratori e che poggi su una bilateralità forte e strutturata, figlia di un dialogo costruttivo tra le parti, capace di dare risposte concrete a imprese e lavoratori.