Il 30 aprile scorso si sono chiusi i termini per i contribuenti che volevano aderire alla rottamazione cartelle esattoriali e al saldo e stralcio. La pace fiscale prevista dall’ultima Legge di Stabilità sembra tuttavia aver riscosso grande successo, con oltre 1 milione e 340mila domande presentate, facendo rientrare molte somme nelle casse dell’Erario. Per questo si sta pensando di riaprire i termini fino al 31 maggio o metà giugno 2019, con un emendamento al Decreto Crescita.
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A far sperare i debitori dell’Erario che non sono riusciti a cogliere questa occasione, è il leghista, Matteo Salvini, che promette:
Riapriremo i termini per consentire ad altri cittadini di chiudere il contenzioso con il fisco e tornare a vivere e a pagare le tasse.
Secondo le previsioni, tutte da confermare, la proroga riguarderebbe sia la rottamazione ter prevista dal dl 119/2018, che consente di sanare le cartelle esattoriali relative a debiti fiscali, contributivi e multe stradali pagando solo il dovuto senza interessi e sansioni, che il saldo e stralcio introdotto dalla manovra 2019 (legge 145/2018), che prevede anche uno sconto sulla somma originariamente dovuta.
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A far propendere per una proroga dei termini c’è anche il fatto che la precedente scadenza del 30 aprile si è rivelata essere concomitante con i mega ponti di quest’anno tra festività pasquali, 25 aprile e 1° maggio.Situazione che ha messo in difficoltà molti contribuenti ed intermediari che quindi accolgono favorevolmente la possibilità di una riapertura, come dichiarato da Marcella Caradonna, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano:
Confidiamo a questo punto nella riapertura dei termini, perché anche a causa di problematiche come il reperimento dell’ISEE e il non funzionamento continuo dei portali si rischia che dei contribuenti non abbiano potuto e non possano usufruire del servizio.
L’occasione per un allungamento dei termini per presentare domanda di adesione potrebbe essere il passaggio parlamentare del Decreto Crescita, il tutto alle stesse condizioni già fissate dall’attuale normativa. In realtà, oltre ad una riapertura dei termini c’è anche chi ipotizza un’ampliamento della platea di contribuenti che possano beneficiare di questi sconti fiscali, coinvolgendo anche atti notificati più avanti rispetto agli attuali termini.