In occasione del Panda Security Summit (Madrid, 23 maggio), la Threat Hunting Survey individuare gli attacchi più frequenti alla sicurezza informatica delle aziende. In particolare, appaiono in costante aumento quelli che sfruttano chat bot, inbound marketing e AI.
I dati emersi dimostrano come ci sia ancora poca consapevolezza a riguardo. Il 49% delle aziende intervistate non sa che le minacce individuate possono portare a un attacco informatico, il 53% non ha trovato figure professionali in grado di garantire un approccio proattivo.
Ancor più allarmante il dato che svela come tali violazioni costino alle aziende circa 3,8 milioni di dollari richiedendo 197 giorni per identificare una violazione alla sicurezza, mentre il periodo medio per bloccarla è di 69 giorni.
Una strategia di Threat Hunting permette di individuare comportamenti sospetti negli utenti e nelle macchine, inclusi dispositivi legittimi, attraverso un processo di rilevamento delle minacce avanzate, in modo iterativo. Ciò che lo rende diverso e più funzionale è la proattività.
Di questo e altre tendenze si parlerà durante il summit, in cui le aziende sono chiamate a condividere esperienze e saperi per fare fronte alle minacce quotidiane in maniera consapevole.