di Anna Fabi
La possibilità di riscattare gli anni di studio universitari ai fini pensionistici, il cosiddetto riscatto della laurea, consente di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro e di aumentare il numero di contributi, così da ottenere un assegno più alto.
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Il riscatto è a titolo oneroso e può riguardare i soli periodi corrispondenti alla durata legale del corso di laurea (o una sua parte), compresi i dottorati di ricerca, i diplomi di specializzazione post laurea ed i titoli di studio equiparati a seguito dei quali sia stata conseguita la laurea o i diplomi previsti dall’articolo 1, della legge 341/1990.
Possono essere riscattati anche i titoli conseguiti all’estero, se hanno valore legale in Italia.
Vediamo di seguito costi e regole, valutandone la convenienza rispetto alla previdenza complementare, ad esempio ai fondi pensione.