Sto presentando domanda per aderire a saldo e stralcio contributivo. Né l’Agenzia delle Entrate né l’Inps hanno saputo chiarire se, con il pagamento della percentuale stabilita, viene sanato l’intero periodo scoperto o solo in misura pari alla percentuale del versamento.
L’adesione al saldo e stralcio sana l’intero importo della cartella a cui fa riferimento l’operazione, ma non è prevista la copertura contributiva dell’intero periodo sanato.
In pratica, con l’adesione si sana il debito contributivo, ma l’eventuale pensione viene poi calcolata in base al montante contributivo, che evidentemente sarà più basso. Se il suo istituto previdenziale è l’INPS, continui comunque a informarsi anche presso di loro.
In ogni caso, la misura, prevista dal comma 184 della legge di Bilancio (145/2018), consente di sanare i debiti fiscali e contributivi delle persone fisiche risultanti dai singoli carichi affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2017, pagando un’aliquota che cambia a seconda dell’ISEE.
Si tratta, in sostanza, di una formula di pace fiscale destinata a persone in condizioni di difficoltà economica (parametro ISEE entro 20mila euro) e consente di regolarizzare debiti anche contributivi pagando in percentuale ridotta.
In realtà, la norma non prevede che la parte di contributi non effettivamente versati venga comunque accreditata.
Quindi, direi che il calcolo della pensione risente dell’operazione, perché si abbassa il montante contributivo sul quale si calcola l’assegno.
Su questo punto, sarebbero utili indicazioni precise da parte anche dei diversi istituti previdenziali.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz