Decreto Quota 100 e RdC: nuove modifiche

di Barbara Weisz

15 Marzo 2019 14:28

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Pensione di cittadinanza su C/C o contanti, stretta sui genitori single, novità per precoci, riscatto laurea e pace contributiva: emendamenti al decreto quota 100 e RdC.

Nuovi emendamenti presentati in commissione Lavoro alla Camera nel corso dei lavori della legge di conversione del decreto 4/2019: i principali riguardano le modalità di erogazione della pensione di cittadinanza, i requisiti RdC dei single, gli intermediari per la presentazione della domanda,  la platea dei precoci per la pensione, il riscatto laurea e i contributi previdenziali.

I tempi di approvazione intanto si stringono: il decreto è in calendario per lunedì 18 marzo nell’aula della Camera, quindi entro fine  settimana termineranno i lavori della commissione. Dopo il passaggio a Montecitorio, il provvedimento tornerà in seconda lettura al Senato per approvazione definitiva entro fine mese.

Sul reddito di cittadinanza, ci sono alcune proposte rilevanti presentate dai relatori.

  • Pensione di cittadinanza pagata tramite i canali ordinari, ossia accredito sul conto corrente o contanti allo sportello delle Poste (fino a mille euro).
  • ISEE di entrambi i genitori di figli minorenni anche se non sposati o conviventi.
  • Presentazione domanda non solo da CAF e uffici postali ma anche patronati.

=> Pensioni e Quota 100: i nuovi emendamenti

Per quanto riguarda le pensioni, ci sono diversi emendamenti che propongono una nona salvaguardia esodati.

Rilevante anche la proposta che allarga la platea dei precoci a tutti coloro che hanno 41 anni di contributi e un anno versato prima dei 19 anni di età, eliminando quindi l’obbligo di appartenere a categorie specifiche di lavoratori (oggi bisogna essere disoccupati, caregiver, disabili almeno al 74%, oppure addetti a mansioni gravose).

Sul riscatto di laurea agevolato, si propone l’estensione a tutti i lavoratori privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 o con età massima 50 anni. Chiesto anche un ampliamento delle pace contributiva a coloro che hanno contributi anteriori al 1996.