La Regione Toscana ha deciso di ricorrere alla corte costituzionale contro un comma della Legge di Bilancio che riguarda il reclutamento dei navigator, figure previste nell’ambito della normativa sul reddito di cittadinanza. Secondo il governatore Enrico Rossi e l’assessore Cristina Grieco, infatti, la consulta deve intervenire in merito alla norma che blocca lo scorrimento delle graduatorie di concorso, aprendo la strada a nuove selezioni, mettendo da parte i cittadini che hanno già superato concorsi pubblici e giudicati idonei dalle commissioni.
È una norma vessatoria, che – cosa da non sottovalutare – si tradurrà anche in un aumento dei costi per la pubblica amministrazione. In Toscana non ci saranno ‘navigator’ presi come precari e assunti senza le procedure concorsuali previste dalla stessa Costituzione. Lavoriamo per poter assumere a tempo indeterminato.
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La giunta regionale ha deciso di indire un concorso generale per assumere presso i centri per l’impiego, con l’obiettivo di coprire la quota parte che spetta alla Toscana relativamente ai 10 mila navigator indicati dal Governo. In definitiva, secondo i vertici della Regione Toscana è fondamentale che il rafforzamento dei centri per l’impiego voluto dal governo sia attuato nel pieno rispetto del ruolo e delle competenze, adeguandosi al dettato costituzionale in base al quale per entrare nella pubblica amministrazione è necessario partecipare e superare un concorso pubblico.