Il mandato del presidente dell’INPS Tito Boeri è scaduto il 16 febbraio ma la nomina del successore sembra essere uscito dalla fase di stallo. I due partiti di maggioranza, Lega e M5S, dopo un braccio di ferro sul futuro presidente dell’istituto previdenziale, pare abbiano raggiunto un’intesa sul contendente gradito ai pentastellati: Pasquale Tridico, docente universitario a Roma 3 nonché padre del reddito di cittadinanza.
Dopo aver “sfiorato” la poltrona del Ministro dell’Economia, il fedelissimo di Di Maio era stato poi collocato nelle retrovie come consulente economico di Di Maio.
Le ultime anticipazioni danno dunque per vincente Tridico, mentre alla “Lega” andrebbe la vicepresidenza con deleghe operative. Il “candidato” della Lega, Mauro Nori (insegna alla Sapienza, è consigliere economico del Ministro dell’Economia ed è un ex direttore generale della stessa INPS, da molti ritenuti l’anti-Boeri), sembra tuttavia non disposto ad accettare la “seconda posizione”, anche per motivi tecnici di governance interna all’istituto.
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I termini della vicenda siano tutti politici: bisogna dopo il caso Diciotti, è stato il Movimento Cinque Stelle a spuntarla, collocando il proprio favorito alla guida dell’istituto nazionale di previdenza sociale, non solo un fedele al partito ma anche un protagonista dell’attuazione del programma M5S.
Nel toto-nomi non sono mancate, naturalmente, altre alternative:
- Marina Calderone, presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro,
- Alberto Brambilla, presidente di itinerari previdenziali,
- Gabriella di Michele, attuale direttore generale dell’INPS.
Fra le ipotesi, si era ventilato anche di stabilire una presidenza ad interim, che sarebbe potuta andare a Paolo Reboani (dirigente del ministero del Lavoro), per lasciare al Governo il tempo di decidere su chi sarà il successore di Boeri. Ma il tempo stringeva troppo: l’INPS non deve gestire solo gestire carichi di lavoro extra come quelli legati a Quota 100 e RdC ma anche e soprattutto la riforma stessa dell’istituto, che vede la prossima istituzione di un consiglio d’amministrazione.
Vedremo dunque se il 6 marzo, con il battesimo del Reddito di Cittadinanza, si festeggerà anche il debutto del suo ideatore.