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Reddito di cittadinanza, i calcoli caso per caso

di Barbara Weisz

18 Gennaio 2019 13:01

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Il reddito di cittadinanza si compone di un'integrazione reddituale e un'altra per affitto o mutuo prima casa: come si calcola in base alla composizione del nucleo familiare.

La regola generale è che il reddito di cittadinanza può arrivare al massimo a 780 euro per una persona singola, mentre un nucleo familiare può prendere fino a 1330 euro al mese. Ci sono però una serie di meccanismi che intervengono per effettuare correttamente il calcolo del sussidio a cui ogni richiedente ha diritto. Vediamo esattamente come funziona in base al decreto approvato dal consiglio dei ministri di giovedì 17 gennaio.

Come funziona il Reddito di Cittadinanza

Il reddito di cittadinanza si compone di due elementi, un’integrazione al reddito e una parte destinata a coprire il costo dell’affitto (o del mutuo).

  • Per un single che vive in affitto, la prima parte può arrivare fino a 500 euro al mese (6mila euro annui), la seconda invece raggiunge i 280 euro (3360 euro annui).
  • Nel caso di un nucleo familiare bisogna moltiplicare le cifre per un coefficiente, che arriva fino a 2,1, e che dipende dalla composizione del nucleo. Il coefficiente aumenta di 0,4 punti per ogni componente maggiorenne e di 0,2 per ogni minorenne.

Importante: anche chi vive nella prima casa di proprietà può avere in parte la seconda componente di reddito, ma solo nel caso in cui stia ancora pagando il mutuo, e comunque nel limite di 150 euro al mese.

=> Reddito di Cittadinanza in vigore: guida rapida

Esempi

In base alle regole riportate, facciamo una serie di esempi concreti:

  • Single. Può prendere fino a 780 euro al mese se vive in affitto oppure fino a 650 euro se paga il mutuo, perché ha diritto a 500 euro a titolo di integrazione al reddito e a 280 euro per pagare l’affitto oppure a 150 euro per coprire il mutuo.
  • Genitore con figlio minorenne. Il coefficiente da applicare è pari a 1,2, che porta l’integrazione al reddito a 600 euro. Quindi questo nucleo familiare può prendere fino a 880 euro se vive in affitto (perché aggiunge 280 euro), oppure fino a 750 euro se paga il mutuo (in questo caso, ai 600 euro somma i 150 di integrazione per il mutuo).
  • Genitore con figlio maggiorenne o coppia di maggiorenni. Il coefficiente è pari a 1.4, quindi l’integrazione al reddito può arrivare a 700 euro, e poi si aggiungono i 280 euro per l’affitto o i 150 per il mutuo. Nel primo caso, il reddito di cittadinanza arriverà a a 980 euro, nel secondo a 850 euro.
  • Genitore con due figli minorenni. Il coefficiente da applicare è 0,4 (0,2 moltiplicato per i due componenti minorenni). Di fatto, quindi, le cifre sono le stesse riportare nell’esempio superiore: integrazione al reddito fino a 700 euro, a cui si aggiungono la componente di affitto o di mutuo.

Il meccanismo dei quattro esempi sopra riportati si applica a tutte le possibili combinazioni di nucleo familiare. Come detto, il Rdc massimo può essere pari a 1330 euro, nel caso in cui si applichi il coefficiente più alto, pari a 2,1 (nel caso di un nucleo familiare composto da quattro maggiorenni, oppure da due maggiorenni e tre minorenni).

Ecco una tabella contenuta nelle slide presentate dal Governo con altri esempi.

 

Un’ultima considerazione: le cifre sopra riportate valgono nel caso in cui il richiedente sia un disoccupato senza entrate. In presenza di un reddito (che deve essere entro determinati paletti), il rdc sarà pari alla differenza fra la cifra a cui si ha diritto in base alle tabella sopra riportate e il reddito che il richiedente percepisce. Esempio: un single che vive in affitto ha diritto a un reddito di cittadinanza pari a 780 euro. Nel caso in cui abbia un reddito pari a 250 euro al mese, prenderà 530 euro (780 – 250), se invece incassa 300 euro al mese prenderà 480 euro di reddito di cittadinanza e così via. Lo stesso calcolo si applica a tutte le tipologie di nucleo familiare.

Requisiti RdC

Ricordiamo in estrema sintesi i requisiti reddituali e patrimoniali previsti per l’accesso al reddito di cittadinanza:

  • ISEE fino a 9630 euro,
  • patrimonio immobiliare fino a 30mila euro (eslcusa la prima casa);
  • patrimonio mobiliare fino a 6mila euro, più 2mila euro per ogni componente successivo al primo, fino a un massimo di 10mila euro. Ulteriore incremento di mille euro per ogni figlio successivo al secondo e di 5mila euro per ogni componente con disabilità. Una famiglia in cui sono presenti persone disabili può invece arrivare a 20mila euro.
  • Esclusione per chi possiede autoveicoli immatricolati nei sei mesi precedenti, oppure di cilindrata superiore ai 1600 cavalli, moto superiori a 250 cavalli immatricolate nei due anni precedenti, navi e imbarcazioni da diporto.
  • reddito familiare fino a 6mila euro moltiplicato per il coefficiente sopra riportato relativo ai componenti del nucleo (da 1 a 2,1).