Dopo tredici anni, anche i revisori degli enti locali potranno contare su un aumento dei compensi, come stabilito da un decreto ad hoc voluto dal Governo. Ad annunciarlo, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. Questo l’incremento retributivo previsto: i circa 8mila revisori delle Regioni a statuto ordinario percepiranno un incremento del 20,3%, mentre per i quasi 3500 revisori dei Comuni con più di 5mila abitanti è previsto un ulteriore incremento del 30%.
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Per il CNDCEC si tratta di una battaglia storica portata avanti dal Consiglio, che ha avuto esito con uno sblocco ritenuto molto positivo, come spiega Davide Di Russo, vicepresidente del Consiglio nazionale dei commercialisti delegato agli Enti locali.
Abbiamo sempre sostenuto come ci fosse una enorme sproporzione tra gli impegni e le responsabilità legati all’attività di revisore degli Enti locali e i relativi compensi. Gli aumenti stabiliti dal decreto non risolvono certo del tutto il problema, specie per i colleghi che svolgono questa attività nei Comuni più piccoli.
Un passo in avanti, quindi, che non risolve interamente il problema e che non fermerà il costante impegno del Consiglio.