Sono professionista con Partita IVA: è vero che la conservazione materiale delle fatture avviene presso l’Agenzia delle Entrate ma – ai fini della tenuta dei miei libri contabili – devo registrare solo i dati desunti da tali fatture senza conservare nulla o posso conservare solo le fatture di cortesia?
In riferimento alle fatture, il servizio web di conservazione sostitutiva fornito dall’Agenzia delle Entrate garantisce a tutti gli effetti il rispetto del dettato normativo in materia di fatturazione elettronica.
Diverso il discorso relativo alla tenuta dei libri contabili: sotto questo profilo, la fattura elettronica non cambia le regole. Quindi le aziende e i professionisti sono tenuti a tutti gli obblighi precedenti.
Se è infatti vero che le fatture transitate su SDI e conservate dall’Agenzia delle Entrate sono considerate a norma da questo punto di vista (non serve archiviare le fatture cartacee), è altrettanto vero che l’applicativo in questione riguarda solo le fatture elettroniche. Il servizio – accessibile attraverso il portale Fatture e Corrispettivi – è gratuito e comporta la conservazione delle fatture per un periodo di 15 anni. Ma riguarda, appunto, le sole fatture.
=> Conservazione a norma: guida alle regole
Di conseguenza, a meno di non adottare un servizio apposito tra quelli disponibili in commercio (fruibili anche via app integrabile ai propri sistemi) dovrà adottare una sorta di doppio binario, continuando ad applicare il “vecchio” metodo di conservazione fatture non elettroniche, mentre per quelle digitali può utilizzare anche esclusivamente il servizio delle Entrate.
=> Fattura elettronica: conservazione a norma
Tenga presente che, in ogni caso, lei resta responsabile della corretta tenuta delle scritture contabili anche se ha affidato a terzi il processo di conservazione (risoluzione 161/2007 Agenzia delle Entrate).
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz