Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdER), come previsto dalla legge sulla pace fiscale, ha cancellato tutte le posizioni debitorie inferiori ai mille euro previste da cartelle esattoriali emesse fra il 2000 e il 2010. L’agente della riscossione ha comunicato ufficialmente di aver effettuato l’operazione, cancellando tutti i debiti alla data del 31 dicembre 2018 (12 milioni di cartelle esattoriali, coinvolgendo circa 5 milioni di contribuenti).
=> Pace fiscale, come funziona lo stralcio cartelle sotto i mille euro
L’operazione di pace fiscale è stata effettuata automaticamente in relazione a tutte le cartelle coinvolte dalla normativa, senza bisogno di presentare alcuna domanda. Quindi, chi aveva un debito fiscale inferiore ai 1000 euro affidato all’agente della riscossione fra il 2000 e il 2010 può essere certo che è stato sanato grazie al provvedimento di stralcio.
E’ anche previsto un servizio online che consente al contribuente di controllare se le posizioni aperte sono state sanate da questa norma (articolo 4 del dl 199/2018), che prevede il condono di multe e somme a ruolo fino a mille euro anteriori al 2010.
Basta consultare la propria area riservata nel portale dell’agente della riscossione (ex Equitalia). Per accedervi sono necessarie le consuete credenziali (SPID, INPS, PIN Entrate, Carta Nazionale dei Servizi). Dal servizio online si possono verificare le proprie posizioni debitorie, con il dettaglio sull’avvenuto stralcio.
Attenzione: i debiti che rientrano nel provvedimento sono solo quelli affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.
Il contribuente con debiti esattoriali precedenti al 2010 che ha effettuato qualche pagamento dopo lo scorso 24 ottobre 2018 (entrata in vigore del decreto fiscale), può aver diritto alla restituzione di quanto versato. Anche se lo stralcio delle cartelle fino al 2010 non prevede alcun rimborso per coloro che i debiti fiscali li hanno regolarmente pagati, vi è quest’unica eccezione.
La somma versata viene utilizzata per la rottamazione ter (se hanno aderito) o per pagare debiti scaduti o in scadenza. Se non ci sono altre pendenze, il Fisco procede invece al rimborso.