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Tracciare un identikit esaustivo del management attivo nelle aziende italiane, delineando i cambiamenti rispetto al passato e le prospettive future. Con questo obiettivo, Federmanager ha commissionato a The European House – Ambrosetti un’indagine nazionale coinvolgendo sia gli iscritti alla Federazione.
Il report “Bravi Manager Bravi: uno studio sul management efficace e responsabile”, presentato a Roma, analizza ad esempio quali sono le competenze fondamentali per un manager alla luce della trasformazione digitale: secondo la maggioranza degli interpellati, imprenditorialità ed eccellenza operativa continuano a rappresentare due qualità concrete e indispensabili.
Per quanto ritengano importante conoscere e gestire il mondo digitale, le competenze ad esso connesse sono considerate meno importanti delle altre e sono consapevoli che molto è ancora da fare, in termini di adozione, per “stare al passo” con la velocità di trasformazione propria del mondo digitale.
Chiamati a stilare la classifica dei comportamenti manageriali più adottati, i manager a tutti i livelli sembrano concordare nel descriversi come aperti, decisori, comunicatori e risolutori di problemi. Se i top manager sono più attenti a condividere esperienze e conoscenze per semplificare i processi, i middle manager hanno un ruolo primario nella fase iniziale e finale dei progetti.