Nonostante la tecnologia renda sempre più facile interagire a distanza sono ancora pochi i lavoratori che vedono nello smart working una reale possibilità di lavoro. Analizza il fenomeno un recente sondaggio di Kelly Services, svelando lo stato d’animo dei lavoratori. Contrariamente a quanto si pensi, la percentuale che vede nello smart working una concreta possibilità per lavorare a distanza è molto bassa: solo il 5,19% infatti sceglierebbe questa modalità.
=> Obblighi di sicurezza nello Smart Working
Sale considerevolmente, invece, la percentuale (58,93%) di quanti sceglierebbero una soluzione ibrida, che permetta di muoversi tra casa e ufficio altalenando lavoro da remoto e vita da ufficio. Quel che rimane un punto fermo è il fattore umano. In generale, i lavoratori sono preoccupati dall’idea di non avere colleghi con cui interagire e scelgono l’ufficio per le relazioni che possono sviluppare, fattore determinante per il 60,24%. Il lavoro da casa piace per la possibilità di raggiungere un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, per il 65,39%.
Stessi sentimenti altalenanti nei confronti della possibilità di scegliere un lavoro autonomo: solo il 13,7% degli intervistati italiani ha risposto di aver intenzione di mettersi in proprio, il 27,3% l’ha preso in considerazione ma non ha intenzione di farlo, il 41,7% potrebbe considerarlo in futuro, mentre il 17,4% lo esclude.