Bonus Pubblicità: elenco beneficiari 2018

di Anna Fabi

26 Novembre 2018 12:03

logo PMI+ logo PMI+
Bonus pubblicità, online i beneficiari 2018: le domande hanno superato le risorse stanziate, necessaria una ripartizione percentuale del credito d'imposta.

Il Dipartimento dell’Informazione ed editoria ha pubblicato la lista dei beneficiari per il 2018 del cosiddetto Bonus Pubblicità, l’agevolazione fiscale introdotta dall’articolo 57-bis del Dl 50/2017 le cui modalità attuative sono state definite con il Dpcm 90/2018.

Gli operatori presenti nell’elenco potranno beneficiare del credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati o da effettuare nel corso del 2018, sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.

=> Bonus Pubblicità: e i nuovi investimenti?

Bonus Pubblicità

Il Bonus Pubblicità, lo ricordiamo, prevede un credito di imposta al 75% sugli investimenti effettuati per la pubblicità sulla stampa (quotidiani e periodici, locali e nazionali, anche online) e le emittenti radio-televisive a diffusione locale, incrementali per almeno l’1% rispetto a quelli dell’anno precedente (l’agevolazione sale al 90% per Microimprese, PMI, e Startup Innovative).

Risorse

Secondo i numeri resi noti dal Dipartimento dell’Informazione ed editoria, sono state presentate 6.781 istanze, la maggior parte delle quali da piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative. Un successo forse inaspettato che ha comportato un fabbisogno finanziario superiore agli stanziamenti previsti per il 2018 pari a 12,5 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari incrementali su radio e televisioni locali, e 30 milioni di euro per gli investimenti incrementali sulla stampa, cartacea e online.

Si è quindi resa necessaria una ripartizione percentuale delle compensazioni. Per ciascun beneficiario, nell’elenco viene indicata anche la somma “teoricamente fruibile”, calcolata dall’Agenzia delle Entrate sulla base del riparto percentuale stabilito, pari al 23% per gli investimenti incrementali sulle radio e televisioni locali, ed al 26% per gli investimenti incrementali sui giornali quotidiani e periodici, cartacei e online.

Per gli investimenti incrementali effettuati su entrambi i canali la percentuale di riparto (tra il 23% ed il 26%) è calcolata sull’investimento incrementale complessivo e varia, oltre che in funzione del differente investimento incrementale su ciascun canale, anche in base all’ammontare dei rispettivi investimenti effettuati nell’anno in corso.