Quando si parla di impatto ambientale è evidente che oggi le implicazioni dell’ICT ancora non sono state oggetto della stessa attenzione dedicata agli aspetti economici, tecnologici e sociali. A lungo ignorati, i milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, indicati con il nome e-waste (spazzatura elettronica), mostrano il più alto tasso di crescita fra i rifiuti municipali e industriali, ma vengono spesso sottovalutati perché spesso esportati nel terzo mondo.
Eppure è ormai assodato che i computer contribuiscono alla emissione di CO2 più di quanto si pensi e che costruirli richiede una notevole quantità di energia e materie prime non rinnovabili. I pc contengono sostanze considerate tossiche per l’ambiente e non biodegradabili e la rilevanza ambientale discende anche dai consumi di energia durante il funzionamento e dallo smaltimento a fine vita.
Un’occasione per discutere di queste tematiche in maniera approfondita è il convegno Green ICT, organizzato dal Club per le Tecnologie dell’Informazione, che si terrà domani 4 giugno a Milano presso l’Auditorium Assolombarda.
Il convegno – a partecipazione gratuita e rivolto ad aziende di ogni dimensione – sarà un’occasione importante per un approfondimento tecnico e metodologico sul Green ICT, in cui saranno affrontati i temi legati all’efficienza energetica e all’utilizzo di energie alternative, con l’obiettivo di portare i Manager IT verso a un approccio più convinto verso il tema dell’energia e dell’impatto ambientale.
Oltre alla presentazione delle best practice di primarie aziende internazionali, sarà esaminato lo scenario di riferimento, con particolare riferimento al quadro normativo, UE e nazionale.
Si parlerà poi delle energie rinnovabili, del Facility Management, della cogenerazione e della misura dei consumi energetici, con un focus sugli aspetti consulenziali e metodologici e sul ciclo di vita dei prodotti ICT.