Un tema, quello della sicurezza sul lavoro, che ha recentemente aperto diverse riflessioni e discussioni, sia sugli organi di stampa, e nell’opinione pubblica, sia in ambito istituzionale. La necessità di migliorare e di far rispettare i parametri di sicurezza durante lo svolgimento del lavoro è sempre più un’emergenza sentita a tutti i livelli della società. Per far fronte a questa problematica, integrata in un contesto più ampio di promozione e informatizzazione del lavoro, il 15 maggio è stato presentato all’Inail il “Progetto Labor” sotto l’egida dell’Upi (Unione province italiane) finanziato con 1,6 milioni di euro dal Dipartimento Affari Regionali (D.A.R.).
Il progetto per la realizzazione del sistema informativo regionale per il lavoro rientra in un piano più generale pensato e fortemente voluto dall’amministrazione centrale per potenziare e incentivare l’utilizzo dell’informatica a supporto della sicurezza e della regolarità del lavoro. A questo scopo, innanzitutto il governo, le regioni e le province inizieranno una più assidua collaborazione e integrazione sul fronte dell’informatizzazione, in maniera da trasformare i servizi pubblici per l’impiego. La trasformazione riguarderà in special modo proprio l’utilizzo dei sistemi informatici con l’obiettivo di produrre scambi di dati tra gli stessi servizi, le amministrazioni centrali, gli uffici camerali, gli enti nazionali, gli enti locali e le associazioni di categoria del territorio. In fase iniziale, la sperimentazione del progetto avrà luogo in 44 province italiane, che tra loro dialogheranno e integreranno i propri dati legati al mondo del lavoro, in qualsiasi contesto, dalla formazione alla sicurezza, dalle irregolarità alla ricerca lavorativa in tutti i settori.
Il progetto Labor si pone quindi come un importante piano di ottimizzazione per realizzare una rete di servizi informativi che avranno diversi scopi. Si comincerà dal favorire l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro in ambito regionale, in modo da valutare in maniera approfondita e completa i fabbisogni di formazione professionale. Si destineranno, inoltre, servizi di orientamento per l’impiego e, aspetto non affatto trascurabile e di cui si sente indubbiamente una forte necessità, la formazione indirizzata ai giovani ed alle persone in attesa di occupazione. Il progetto punterà anche alla realizzazione di servizi informativi integrati, mirati a favorire l’aggregazione giovanile, l’organizzazione del tempo libero e la diffusione del volontariato sociale e culturale.
Il fine ultimo, quindi, è combattere l’irregolarità del lavoro e far rispettare le norme sulla sicurezza, ma per ottenerlo si parte da un discorso più ampio sulla necessità di unire le informazioni a tutti i livelli e stabilire un alto livello di produzione e fruizione telematica all’interno degli enti pubblici. Grazie all’incrocio fra i vari dati pervenuti dalle 44 province, sarà possibile avviare un discorso di cooperazione in un quadro fattivo e non puramente teorico, che produrrà una visione completa delle situazioni di lavoro. Una volta raggiunto questo risultato, si agirà per individuare e costruire indici di congruità, tali da permettere una rapida e meticolosa individuazione di situazioni che riguardano la sicurezza e la regolarità sul lavoro da tenere sotto controllo, sulle quali intervenire immediatamente se non corrispondenti agli indici impostati.
Da un punto di vista strettamente tecnico, il sistema informativo è stato concepito per consentire il suo perfetto funzionamento in tandem con il sistema delineato in ambito nazionale dall’AIPA. Questo per ottimizzare e rendere più fluido il passaggio dei dati nelle diverse realtà locali italiane, e in particolare nelle province oggetto del progetto. Grazie a questa stretta interazione tra i sistemi informatici sarà possibile accedere alla base informativa ed ai servizi informativi per l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro anche in ambito nazionale ed europeo.
A regime, questo sistema costituisce il Sistema Informativo Regionale del Lavoro (S.I.R.L.), che comprenderà al suo interno i servizi di iscrizione nelle liste e gli elenchi di informazione per fornire dati e notizie a tutti gli utenti interessati, che potranno così agevolmente scoprire le azioni di orientamento e di politiche attive del lavoro messe in atto a livello locale, compresa la creazione d’impresa, oltre a tutte le iniziative dedicate alla formazione disponibile sul territorio regionale. Il progetto Labor, che si pone quindi come un piano completo di azione in merito alla realtà lavorativa italiana, integrerà e valorizzerà anche eventuali progetti parziali precedentemente avviati.