![Lavoro autonomo](https://cdn.pmi.it/gZGbeXmQV2c8y0Ih-MJO5vITW8Y=/650x350/smart/https://www.pmi.it/app/uploads/2016/11/Lavoro-autonomo.jpg)
![logo PMI+](https://www.pmi.it/app/themes/pmi-2018/dist/images/pmi+/pmiplus-logo-big-white.png)
![logo PMI+](https://www.pmi.it/app/themes/pmi-2018/dist/images/pmi+/pmiplus-logo-big-white.png)
In Italia i lavoratori non dipendenti attivi nel 2017 superano la media UE: secondo le rilevazioni ISTAT sono oltre 5 milioni, pari al 23,2% degli occupati. Di queste, il 68% è un autonomo senza dipendenti. I numeri relativi al lavoro autonomo sono però caratterizzati da cifre in calo del 10% rispetto al 2008, mentre ad aumentare sono i dipendenti.
Il panorama nazionale è molto variegato. Il report ISTAT individua tre macro-raggruppamenti formati rispettivamente da
- lavoratori autonomi con dipendenti (1 milione 401mila),
- autonomi “puri” senza dipendenti (3 milioni 314mila)
- lavoratori parzialmente autonomi (338mila).
Per quanto riguarda gli autonomi senza dipendenti, i lavoratori in proprio ammontano a 2 milioni 102 mila mentre i liberi professionisti sono 1 milione 88 mila.
Gli autonomi che sono anche datori di lavoro sono attivi prevalentemente nei comparti agricolo e industriale, mentre per quanto concerne i servizi è il commercio ad attirare maggiormente gli autonomi con dipendenti e senza.
I parzialmente autonomi, invece, operano soprattutto nel ramo dei servizi alle famiglie e alle persone, ma anche nella sanità e nell’assistenza sociale, istruzione e pubblica amministrazione, trasporti e magazzinaggio.