A due mesi circa dal lancio commerciale dell’innovativo SmartPOS di Nexi, il direttore della Business Unit Merchant Services, Enrico Trovati, ci fornisce un primo bilancio e soprattutto le prime risposte del mercato ad una delle proposte di maggiore interesse per le PMI degli ultimi tempi. Un po’ come lo smartphone dopo il telefonino, SmartPOS ha infatti rivoluzionato il tradizionale prodotto/terminale POS, integrandone le classiche funzionalità con un ecosistema di potenziali servizi a corredo: registratore di cassa, gestione di fatture, consegne e coperti, soluzioni di marketing e fidelizzazione dei clienti. Il tutto, accettando qualsiasi strumento di pagamento digitale: bancomat e carte, transazioni mobili, QR Code, buoni pasto.
La rivoluzione SmartPOS
Non soltanto un prodotto dal design accattivante ma anche un software efficiente e un ricco marketplace di applicazioni, che nel loro insieme coinvolgono un ecosistema di soggetti, generando per i merchant esperienze completamente diverse rispetto a quelle offerte dai classici POS (monouso e con un numero limitato di soggetti coinvolti). Dunque, un’assoluta novità in questo ambito:
Una rivoluzione in tutta la catena del valore, paragonabile a quella introdotta dallo smartphone rispetto al vecchio cellulare, che si limitava a telefonare ed inviare SMS.
Con lo smartphone è necessaria una buona rete dati, un buon software, applicazioni interessanti e utenti in grado di utilizzarle: analogamente, lungo tutto l’ecosistema è necessario coordinamento e integrazione di interessi.
Una soluzione per tutti
I primi risultati di mercato confermano che non si tratta di un prodotto per pochi ma di una soluzione che si adatta a rispondere alle esigenze di un’ampia platea di merchant che sappiano coglierne i vantaggi. A meno di due mesi, le installazioni si contano già nell’ordine delle migliaia, rendendo evidente una certa domanda da tre canali principali:
- il web, da parte di merchant già “digitalizzati” che effettuano ricerche sui media online;
- le filiali bancarie, che stanno fornendo risultati superiori alle aspettative coinvolgendo non soltanto nuovi utenti di POS ma anche clienti che già ne hanno uno e potenzialmente interessati a soluzioni più innovative;
- le grandi aziende (al netto della GDO che ha già organizzato in maniera industriale i propri punti cassa), ad esempio i franchising con piccoli punti vendita, che hanno risposto con grande entusiasmo alla nuova proposta Nexi.
Con SmartPOS si può disporre di uno strumento funzionale al punto cassa dove depositare anche un software che rende l’interazione con il cliente più intelligente, ad esempio per le carte fedeltà o la raccolta dati del cliente per iniziative di marketing.
Il digitale in Italia
In generale la risposta del mercato allo SmatPOS è molto positiva. Come ci racconta Trovati, l’iniziativa si sta diffondendo in maniera rapida, quasi naturale, a fronte del fatto che esperienze digitali come quelle che SmartPOS abilita sono già state sperimentate, a vario titolo, da tre quarti dell’Italia (al netto di una parte del Paese non digitalizzata) per via di smartphone, tablet, smart TV e così via.
Gli italiani sono dunque in grado di apprezzare soluzioni intelligenti e di facile usabilità, cogliendone al balzo le opportunità offerte. A confermarlo sono i dati di utilizzo dell’applicazione Nexi business presente di base sullo SmartPOS, che fornisce informazioni sul transato e statistiche:
Registriamo un utilizzo quotidiano dell’applicazione sul 60% degli SmartPOS.
SmartPOS: punti di forza
Ma quali sono le cose che i merchant hanno apprezzato di più nello SmartPOS? Per franchising e grandi clienti, l’opportunità di ottenere maggiori informazioni e migliorare la user experience al momento del pagamento, abbinando strategie di marketing (es.: software che richiedono feedback o prevedono concorsi, sconti). Per i piccoli esercenti il fatto che SmartPOS porta con sé un software di cassa e quindi, abbinandolo con una stampante fiscale, può sostituire vecchio POS e cassa.
Ma i software disponibili toccano davvero tanti ambiti di applicazione. Ad esempio il software di gestione del personale, che tiene traccia dell’operatore che effettua le transazioni (tramite semplice login) e quindi utilizzabile sia a fini di controllo sia come incentivo per le migliori performance HR. Ideale nel campo della ristorazione, si accompagna magari al software che consente di rilevare le opinioni dei clienti sul servizio offerto, ponendo semplici domande random al momento del pagamento.
Ci sono tantissime piccole dinamiche di vita comune che questo SmartPOS può risolvere: per come è fatto lo strumento, per il software in dotazione o per quelli aggiuntivi, messi a disposizione dagli sviluppatori.
Interessanti infine i dati relativi alla dematerializzazione che consegue l’utilizzo dello SmartPOS: dove è istallato, si registra un abbattimento (-80%) delle stampate da POS per ricevuta: al merchant non serve più e al cliente arriva via email.