Se si aderisce alla rottamazione-ter si potrà in seguito, se più conveniente per il debitore/contribuente, avvalersi dell’istituto del saldo e stralcio con le tre aliquote?
Direi che le conviene aspettare di vedere come sarà formulato il saldo e stralcio per prendere una decisione. Tenga presente che, in base alle anticipazioni fornite dal Governo, la norma verrà inserita nel decreto collegato alla manovra nel corso dell’iter parlamentare di conversione in legge, che si concluderà prima delle festività natalizie.
Fino a quel momento, non si potrà conoscere la risposta al suo quesito, quindi se aderisce alla rottamazione rischia poi di non poter utilizzare il provvedimento di saldo e stralcio, che sarebbe più favorevole: la rottamazione prevede che si paghi interamente la somma originariamente dovuta a titolo di imposta, con uno sconto che riguarda esclusivamente sanzioni e interessi di mora; il saldo e stralcio, invece, consentirà di applicare uno sconto anche sul debito originario.
Le aliquote saranno diverse a seconda dell’ISEE, l’ipotesi più probabile vede un’imposta minima del 6% per un indicatore fino a 15mila euro, una intermedia del 10% fra i 15mila e i 22mila euro, e infine un’aliquota del 25% per ISEE fra 22mila e 30mila euro.
E’ possibile, in effetti, che la norma sul saldo e stralcio, analogamente a quanto previsto dalla rottamazione ter per chi aveva già aderito alla definizione agevolata dello scorso anno ed è in regola con le rate al 7 dicembre, preveda il passaggio automatico del contribuente alla misura più favorevole. In questo caso, pur avendo aderito alla rottamazione attuale, automaticamente sarebbe comunque ammesso al saldo e stralcio. Ma non possiamo esserne sicuri fin quando non sarà presentato e approvato l’emendamento, quindi il rischio esiste.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz