L’Italia vanta il maggior numero di Business Angels donne a livello europeo, mostrando un crescente interesse da parte delle professioniste verso il mondo delle startup.
Secondo una recente analisi condotta da Italian Angels for Growth (primario network di Business Angels nazionale), con una presenza rosa pari all’11,5% la Penisola supera la Francia (11%), il Regno Unito e la Spagna entrambe ferme al 9%.
Il Business Angel, chiamato anche investitore informale in capitale di rischio, mette a disposizione di una startup le proprie competenze, l’esperienza e risorse finanziarie proprie promuovendone la crescita e lo sviluppo. Dietro questa scelta non si celano motivazioni esclusivamente finanziarie.
La presenza di donne, sia in ambito imprenditoriale che di finanziamenti – commenta Antonio Leone, presidente di IAG – registra dati lusinghieri per il mercato italiano e nei prossimi anni è prevista una crescita di questi valori, in quanto numerose associazioni di Business Angels si pongono come obiettivo quello di aumentare il numero di donne tra i loro soci, Italian Angels for Growth in primis, per anticipare l’evoluzione socio-culturale in atto in un senso di maggiore apertura alla componente femminile nel mondo degli investimenti.